rassegna stampa

Solo ora il riscatto giallorosso è perfetto

Comunque vada a finire bisognerà dire grazie a questa Roma. Anche chi romanista non è ma del calcio è appassionato non potrà non riconoscere all’impresa straordinaria compiuta da questa squadra il sacro segno dell’epicità.

finconsadmin

Comunque vada a finire bisognerà dire grazie a questa Roma. Anche chi romanista non è ma del calcio è appassionato non potrà non riconoscere all’impresa straordinaria compiuta da questa squadra il sacro segno dell’epicità. La Roma non è stata costruita per vincere dieci partite di seguito, per essere prima con cinque punti di vantaggio sulle favorite Juve e Napoli, per essere là dove nessuna squadra d’Europa è a questo punto della stagione. La Roma è un outsider. Una sorpresa. Una squadra che aveva sulla pelle la cicatrice della sconfitta nella finale di coppa Italia contro la Lazio. Sul cuore di ogni tifoso romanista è rimasto scritto per mesi quel “Lulic 71” con cui giustamente i laziali hanno tappezzato i muri della città dopo il derby. La Roma delle dieci vittorie, la Roma del record nasce lì, il 26 maggio.

Al di là, o meglio, prima dei meriti di Garcia, c’è quel sentimento di riscatto incubato da Totti, De Rossi, Florenzi (solo per citare i giocatori romani), passando per Walter Sabatini, per gli altri dirigenti, fino all’ultimo dei custodi di Trigoria. Lo stesso sentimento condiviso anche dal più disincantato dei tifosi. E il riscatto per essere perfetto doveva incarnarsi in una performance sportiva eccezionale. Come questa.

In una città eccessiva come Roma sarà adesso difficile contenere l’entusiasmo: se prima di Livorno c’era un pessimismo cupo, ora si parla di scudetto come se fosse naturale, nella forza delle cose che finisca sulle maglie giallorosse.

Così non è. La Juve e il Napoli restano più forti, come lo erano alla vigilia di questo sorprendente campionato. Lo hanno confermato restando in scia dei battistrada nonostante i complicati e numerosi impegni in Champions. Perciò, comunque vada a finire, i tifosi della Roma devono essere grati a questa squadra. Gli ha restituito l’orgoglio, che è una cosa che non si misura in scudetti.

FONTE corrieredellosport.it