(Corriere dello Sport - R.Maida) - Gli allibratori, che di certe cose si intendono, hanno alzato la quota dello scudetto della Roma a 41 dopo il crollo dello Juventus Stadium. Fino a sabato mattina, qualcuno la dava anche a 10. Come una nobilissima outsider. Ma il numero che più preoccupa la proprietà - non solo in America: nella sede di Unicredit sono molto arrabbiati per i responsi del campo - è relativo agli investimenti già effettuati. Soltanto per gli acquisti di calciatori, in tre sessioni di mercato tra il 2011 e il 2012 sono usciti 106 milioni di euro, senza contare gli incentivi all’esodo che hanno facilitato le risoluzioni contrattuali (Juan, Pizarro, Rosi, Simplicio) di giocatori considerati ridondanti e senza contare l’acquisto da 10 milioni di Borriello (impegno ereditato dalla gestione Sensi).
rassegna stampa
Soldi e ribaltoni non sono bastati
(Corriere dello Sport – R.Maida) – Gli allibratori, che di certe cose si intendono, hanno alzato la quota dello scudetto della Roma a 41 dopo il crollo dello Juventus Stadium.
VOLUME - Nei 106 milioni, che sono serviti complessivamente a portare a Trigoria 29 giocatori nuovi (!), non sono menzionate neanche le cessioni, che porterebbero il saldo negativo a -60 milioni, perché qui non è in discussione la capacità finanziaria della Roma ma la qualità delle scelte dei manager, Baldini e Sabatini. Che hanno immesso nel mercato una cifra molto importante ma per il momento non sono riusciti a costruire una squadra di senso compiuto. [...]
DELUSIONI - Tra i giocatori selezionati, il più redditizio nel rapporto qualità-prezzo è già andato via: Fabio Borini, costato complessivamente 9 milioni, è stato venduto al Liverpool per 13,5. Lamela è stato pagato uno sproposito e ancora non ha dimostrato di meritare una valutazione di 17,6 milioni. Pjanic ha smesso di essere se stesso a gennaio, pagando infortuni ed equivoci tattici: altri 11 milioni usciti. Stekelenburg, pagato 6,3 milioni più bonus a un anno dalla scadenza del contratto con l’Ajax, continua a non dare garanzie assolute e non ha trovato estimatori in estate. In molti, dunque, si sono svalutati. Altri, come Kjaer, si sono addirittura annullati: i 3 milioni versati per il prestito di un anno al Wolsfburg sono stati letteralmente buttati dalla finestra. E non è troppo diversa la situazione di Josè Angel: i 4,5 milioni pagati allo Sporting Gijon si sono trasformati in una cessione gratuita in prestito alla Real Sociedad.
RIVOLUZIONE BIS - Degli 11 acquisti del primo anno, sono andati via in 6 (Borini, Gago, Kjaer, Bojan, Heinze e Josè Angel) mentre uno, il francese Nego, non viene mai considerato da Zeman nonostante la penuria di terzini. Morale: i dati certificano che nell’estate appena conclusa, Sabatini ha operato una seconda rivoluzione per cambiare faccia a una squadra che non funzionava. Le risposte arrivate dalle partite finora non hanno supportato la sua strategia. E lui stesso, con molta onestà, è andato in televisione ad assumersi tutte le responsabilità di un inizio infelice.[...]
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