Nella sua carriera ha vestito soltanto due maglie, ma troppo inaccostabili tra loro, come riporta oggi il Corriere dello Sport. Per questo è accompagnato da sempre dalla scomoda nomea di mercenario. Nel 2006, dopo settimane di rumors congetture e illazioni, Ashley Cole è passato dall’Arsenal al Chelsea, e nessuno volle perdonarlo. Neppure certi tifosi dei Blues che pure hanno potuto ammirare per otto stagioni uno dei migliori terzini al mondo. La corsia di sinistra è stato suo terreno di caccia, indiscutibilmente. E con la maglia dei Blues ha vinto tutto. Dopo aver fatto parte degli “Invincible”, il formidabile Arsenal 2003/04 che aveva vinto la Premier League senza sconfitte. L’esordio in prima squadra risale al novembre 1999, al congedo da Wenger avrà totalizzato 228 presenze con la maglia dell’Arsenal. L’ultima, la sfortunata finale di Champions di Parigi: l’Arsenal perde in rimonta contro il Barcellona di Ronaldinho e Cole se ne va. Roman Abramovich gli promette troppe sterline per lasciare al cuore l’ultima parola. Un matrimonio sì di convenienza, ma estremamente vincente. Perché il suo addio è coinciso con l’inizio di un lungo periodo senza titoli all’Emirates stadium. Mentre a Stamford Bridge fa incetta di allori, nazionali e internazionali. Un palmares tra i più ricchi della storia del calcio inglese, che comprende tre campionati (due con l’Arsenal e uno con il Chelsea), sette Fa Cup (tre e quattro, un record), una Europa League e una Champions League. Quella rocambolesca vinta a Monaco di Baviera, proprio contro i padroni di casa. Una vera impresa, come quella di essere l’unico giocatore (assieme a Nicolas Anelka) ad aver centrato il Double (Premier e Coppa d’Inghilterra) con due maglie diverse. Grande corsa, disciplina tattica, buona tecnica, impeccabile senso della posizione. Caratteristiche che gli hanno assicurato 107 presenze con la maglia dell’Inghilterra, il terzino di più lungo corso.
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E’ a sinistra il suo territorio di “caccia”
La Roma acquista Ashley Cole nel ruolo di terzino sinistro. Tanti i trofei vinti dal terzino inglese con Arsenal e Chelsea, e questo può aiutare la Roma in vista della Champions League
Numeri da campione. Il matrimonio con la cantante Cheryl Tweedy (luglio 2006) gli ha portato le attenzioni anche della stampa popolare. Dopo quattro anni l’unione è finita ma Cole è rimasto uno dei calciatori inglesi più popolari. Già l’anno scorso il suo tempo a Stamford Bridge sembrava arrivato alla fine. Ma nel gennaio 2013 il Chelsea lo ha premiato con l’estensione per un altro anno. Con il ritorno di José Mourinho però Cole è stato retrocesso in panchina. Nessuno scontro tra i due che anzi si ammirano e rispettano. Questione di scelte, Mou gli ha preferito lo spagnolo César Azpilicueta. E Ashley si è accomodato in panchina senza fiatare. Perché conosce le regole del calcio. Arrivato sul finale di stagione, quando ha giocato con continuità. Sapeva che prima o poi i Blues avrebbero avuto bisogno di lui. E lui non si è fatto cogliere impreparato. Rilanciandosi un’altra volta. Lo aspetta una terza maglia, adesso. Lontano da Londra, in un’altra Capitale.
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