"Ci hanno controllati con la lente di ingrandimento". A dirlo sono i giocatori della Roma, sbarcati a Mosca ieri sera alle 23 locali (le 21 italiane), e letteralmente vivisezionati all'aeroporto, dove le attenzioni della polizia di frontiera riflettono il clima non proprio allegro di questi tempi in Russia. Come riporta Roberto Maida sul Corriere dello Sport di oggi, i giornalisti, per ottenere il visto di ingresso hanno dovuto prima ricevere un invito da parte del CSKA, da recapitare sul computer dell'ambasciata italiana.
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Sfida Roma, battere gelo e Cska
La Roma arriva in Russia per confrontarsi contro il CSKA per un match cruciale in vista della qualificazione agli ottavi: l'arrivo all'aeroporto, il clima di Mosca e la situazione dell'avversario.
Il clima è freddo, non freddissimo, ma la spedizione giallorossa si è ben preparata: indumenti termici e speciali unguenti aiuteranno i giocatori a fare fronte ai -6 che si registrano in città per la giornata di oggi. L'albergo della squadra si trova non lontano dallo stadio del CSKA, la Khimki Arena, collocata in un sobborgo non lontano dall'aeroporto e al sicuro dal selvaggio traffico moscovita.
Alla sfida i Russi arrivano ovviamente carichi per la doppia impresa con il Manchester City, ma i risultati in campionato non sono ultimamente altrettanto incoraggianti: nelle ultime tre partite, tre sconfitte (contro Zenit, Dinamo Mosca e Krasnodar). Sul fronte infortuni, non c'è dubbio che i Russi stiano messi meglio della Roma (peggio è molto difficile). Tuttavia Sluckij dovrà fare a meno di Nachko, capocannoniere della squadra con 10 gol, nonché di Wernbloom, importante nel recupero dei palloni. Rispetto all'andata all'Olimpico ci sarà però Dzagoev, vero e proprio fattore nella trequarti del CSKA.
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