Il Consiglio federale di domani, nato dall’esigenza di ufficializzare il passaggio di consegne fra Antonello Valentini e Michele Uva nel ruolo di direttore generale, potrebbe trasformarsi nella prima pietra verso una revisione totale dei nostri campionati.
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Serie A a 18, svolta al bivio
Si preannuncia una grande riforma che riporterò la Serie A a 18 squadre
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, tenendo presente che l’esigenza è quella di ridurre, contrarre, la formula sulla carta è semplice: serie A a 18 squadre, serie B a 20, Lega Pro (che però ha già tirato la cinghia negli ultimi tre campionati, asciugandosi notevolmente) che si arriva a teorizzare addirittura con due gironi da 20, Dilettanti che, di pari passo alla contrazione, dovrebbero veder ridurre sicuramente il numero delle promozioni. Detta così, sembra facile.
Basta però metterci le mani un attimo per capire, pur con la buona volontà di tutti che facile non lo è affatto, anche se ormai la svolta rappresenta una necessità. Bisognerà, poi, mettere mano anche alle regole, come quella dei ripescaggi ad esempio che ogni estate vive momenti tribolati, con ricorsi e contro ricorsi. Insomma, il lavoro che attende la neonata Federcalcio è immenso. E non può ricadere su pochi.
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