rassegna stampa

«Sbagliato cederlo. E poi mai a Galliani»

(Corriere dello Sport-R.Maida) L’improvviso addio di Borini aveva lasciato indifferenti i romanisti. La partenza di Bojan no.

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Maida)L’improvviso addio di Borini aveva lasciato indifferenti i romanisti. La partenza di Bojan no. Ed è facile comprendere il motivo del lutto: la Roma perde un buon attaccante con prospettive da campione e nel contempo rinforza il Milan che era in grave difficoltà. Per di più, senza guadagnarci quasi nulla a parte un piccolo premio di valorizzazione in arrivo da Barcellona (quasi due milioni, ma l’anno prossimo) e il risparmio sull’ingaggio (circa 2,7 milioni lordi, considerando che due mesi della stagione sono già passati).

INVASIONE - La notizia in città è arrivata in mattinata, dopo la lettura dei giornali. Quando si è saputo che Sabatini stava trattando con Braida, è scoppiato un putiferio multimediale: radio, forum, social network sono stati subissati di chiamate e messaggi ostili alla società, arrivando nei casi più oltranzisti a una crisi di sfiducia nei confronti del lavoro dei dirigenti. «Stavo andando a comprare l’abbonamento - ha raccontato un ragazzo - ma quando abbiamo dato Bojan al Milan sono tornato a casa». «Bel debutto di Pallotta come presidente - ha scritto un altro -, dopo un giorno ha già lasciato andare un giocatore importante». Anche sul nostro sito il sondaggio ha dato risultati schiaccianti: sono quasi tutti contro. E pensare che Pallotta a Bojan aveva regalato le scarpe da basket di Garnett, stella dei Boston Celtics... Non siamo ai livelli della rivolta per la cessione di De Sisti alla Fiorentina, quando questo giornale titolò in prima pagina “Vi spareremo dai tetti”, ma l’indignazione popolare è forte. «Se proprio dovevamo darlo, dovevamo cederlo all’estero» è il sentimento comune.

LA SOCIETA’ - A Trigoria non si aspettavano una reazione così negativa dalla piazza. «Se avessimo ceduto De Rossi cosa sarebbe successo?» hanno pensato i dirigenti, che si aspettavano più gratitudine per una campagna trasferimenti che ha fatto registrare un saldo negativo di oltre 25 milioni. Il passaggio di Bojan al Milan, dal punto di vista di Baldini e Sabatini, era inevitabile. Sia per il risparmio che si avvicina ai 5 milioni necessari a riequilibrare il rapporto ricavi/costi per il fair play finanziario. Sia perché Stekelenburg non aveva offerte accettabili. Sia perché Bojan non è una risorsa ma è un capitale del Barcellona. Sia perché Bojan ha indicato il Milan, unica squadra che alla Roma garantiva l’intero pagamento dello stipendio, come destinazione gradita.

IL RETROSCENA - L’ultimo particolare è decisivo: lunedì sera Sabatini aveva trovato l’accordo con il Malaga. Ma quando la trattativa sembrava fatta, sul tavolo è piovuta la telefonata di Bojan Krkic senior, padre del giocatore, che ha annunciato di essere in parola con il Milan. E così la Roma ha fatto retromarcia.

MISTERO -Sulla responsabilità della separazione, le versioni sono opposte. La Roma sostiene che l’entourage di Bojan abbia incontrato i dirigenti del Milan per tre volte e che sia stato il padre di Bojan a chiedere la cessione. Si parla di un foglio presentato a Trigoria con il minutaggio dello scorso campionato (1.503’) che era inferiore al periodo d’oro del Barcellona. «Se non ci garantite una maglia da titolare, ce ne andiamo» avrebbe minacciato il signor Krkic. Ma Bojan, che proprio ieri ha compiuto 22 anni, assicura che l’idea di lasciare la Roma sia partita dalla società. (...) Soltanto in un secondo tempo, quindi, Bojan sostiene di avere puntato i piedi: davanti all’alternativa Milan-Malaga. Quale che sia la verità, il risultato non cambia. E ai tifosi della Roma non piace.