E’ così che funziona. Nessuno ti dà denaro per niente. Ma se offri qualcosa, se prometti qualcosa e sei credibile, allora raccogliere soldi può persino diventare facile. La Roma ha parecchio da offrire quest’anno. Ce l’aveva sin dall’inizio della campagna abbonamenti, rumorosamente anticipata alle prime luci della primavera scorsa. E i tifosi capiscono, approvano e si mettono in coda, coda reale o digitale che sia.
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Sale la febbre per la Roma
Ad un mese dall'inizio del campionato, vista la sontuosa campagna acquisti, sono già 25.000 gli abbonamenti venduti
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, è stato scavalcato il limite delle 25.000 tessere. Manca ancora un mese all’inizio del campionato e l’obiettivo dichiarato di superare i 30.000 abbonamenti improvvisamente sembra vicino, un campo di mimose di cui si avverte il profumo. La campagna era partita a duecento all’ora grazie ai risultati eccitanti dello scorso campionato, aveva subito un fisiologico rallentamento e dopo aver ripreso fiato si è rimessa a marciare a velocità di crociera.
Funziona così, appunto. Quando il cartellone delle rappresentazioni comincia a completarsi, quando il pubblico scopre che artisti di livello lo arricchiscono, vogliono partecipare alle rappresentazioni. La velocità di vendita delle tessere si è addirittura decuplicata per qualche giorno nel periodo immediatamente successivo all’annuncio dell’ingaggio di Juan Iturbe.
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