(Corriere dello Sport - R.Maida)- Forse lo scopo non era questo ma il risultato non cambia: la Roma lascia intendere che la posizione di Zeman è a rischio. Cosa è successo? Sabatini si è fatto intervistare dalla tv di casa per fare chiarezza sulle voci che aleggiano sulla squadra. Però, nel tentativo di essere onesto nei confronti dei tifosi, non ha rassicurato affatto l’allenatore. (...) «Di Zeman si è sempre parlato molto, anche quando abbiamo vinto qualche partita. Ora ne abbiamo perse due di fila, è normale che venga indicato come responsabile dei risultati. Non è così. Non siamo soddisfatti dei risultati, sarebbe eccessivo affermare questo. E ci confrontiamo per questo con Zeman tutti i giorni, valutando due valori importanti: la prolificità dell’attacco, visto che la Roma ha il secondo attacco della serie A, e i problemi della difesa, che Zeman sta sistemando. Troveremo una traiettoria per correggere la situazione».
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Sabatini: “Rossi no”. Ma non blinda Zeman
(Corriere dello Sport – R.Maida) – Forse lo scopo non era questo ma il risultato non cambia: la Roma lascia intendere che la posizione di Zeman è a rischio. Cosa è successo? Sabatini si è fatto intervistare dalla tv di casa per...
TUTTI COLPEVOLI - E’ curioso (o no?) che Sabatini non abbia sfruttato i microfoni amici per garantire il supporto incondizionato all’allenatore. Le sue frasi trasmettono l’incertezza di una fase complicata: se la situazione precipitasse nelle prossime due partite, tra Palermo e derby, la Roma si troverebbe quasi costretta ad esonerare Zeman (di cui parte della dirigenza non è mai stata troppo convinta). Tanto è vero che poi Sabatini ha spiegato: «Non è vero che i giocatori non sono adatti a Zeman oppure al 4-3-3. Le scelte degli uomini sono state sempre fatte all’unisono, analizzando le qualità dei giocatori e le caratteristiche. E’ una rosa sottoscritta dall’allenatore. In altre società ho fatto cose diverse, in prima persona. Non è stato questo il caso». Con questo concetto, Sabatini ha cercato di allontanare i dubbi sulle operazioni di mercato. Non è stata la sua Roma ma la Roma voluta da tutti. Non vuole prendersi tutte le responsabilità dell’eventuale fallimento. «C’è una voglia feroce di distruggere quello che la Roma sta cercando di fare - ha precisato, con un filo di vittimismo - Alla fine faremo i conti. Chi ha delle responsabilità pagherà, perché i risultati non ci stanno aiutando».
CIAO DELIO - E c’è di più. Sabatini ha escluso che la Roma possa assumere Delio Rossi: «Sconto quest’associazione di idee, dal momento che abbiamo un tratto di storia in comune alla Lazio e al Palermo. Ma non sarà l’allenatore della Roma. Non può esserlo per le sue caratteristiche generali. Non per le sue qualità di allenatore, che sono ottime e note, ma per le sue caratteristiche». (...)
DELEGITTIMAZIONE - La smentita di Sabatini è corretta e inattaccabile. Rossi non allenerà la Roma: lo ha confermato anche lui, cancellando le voci degli ultimi giorni. I due si sono sentiti l’ultima volta un mese fa, quando ancora Zeman non era in discussione, e senza affrontare l’argomento di un possibile ricongiungimento. Il punto è un altro e riporta al discorso iniziale.Sabatini ha promesso ai tifosi di non ingaggiare Rossi. Ma non ha promesso di confermare Zeman.
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