rassegna stampa

Sabatini gioca un altro torneo

(Corriere dello Sport-R.Boccardelli) Dimmi che budget hai e ti dirò chi sei. O meglio, che puoi fare nella prossima stagione. Se è vero infatti che Zeman è uno dei più accreditati “miglioratori” di gioco,

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Boccardelli) Dimmi che budget hai e ti dirò chi sei. O meglio, che puoi fare nella prossima stagione. Se è vero infatti che Zeman è uno dei più accreditati “miglioratori” di gioco,

giocatori e squadre, è anche vero che pur riuscendo a tirare fuori il sangue dalle rape, in serie A senza la qualità assoluta neanche il boemo riuscirebbe a raggiungere traguardi importanti.

 

IL VIAGGIO - Il ragionamento nasce dall’ormai acclarata riduzione del budget a disposizione di Baldini-Sabatini in confronto alle aspettative. Non che la Roma sia costretta a non fare mercato, ma sicuramente le speranze del direttore generale sono state ridimensionate dopo il viaggio di un mese fa negli Stati Uniti a casa Pallotta, e dalla necessità di mettere mano ancora ad un bilancio in rosso: dunque risorse sì, ma solo in parte disponibili sul mercato.

(...) Semmai, si può ben dire che nei prossimi due mesi i dirigenti operativi giallorossi, in primo luogo Sabatini, in attesa del calcio giocato partecipano ad un altro campionato, seguito dai tifosi con interesse quasi pari a quello reale: quello del mercato. Dove il più bravo non è chi prende Thiago Silva a 40-50 milioni, ma quello che con 5 fa arrivare il giocatore che tra un anno vale quanto Thiago Silva perché si rivela un campione e fa salire di rendimento la squadra.

LE SCELTE- In questo senso in pista c’è soprattutto Walter Sabatini che, dopo aver perso Palacio avendo offerto al Genoa più del concorrente (?) ha pensato bene, annusata l’aria, di rivolgersi ancora al suo caro Sudamerica. Un campionato, quello tra i direttori sportivi e gli operatori di mercato, spesso determinante per lo svolgimento della stagione, un torneo senza esclusione di colpi in cui un diesse come quello giallorosso dovrà sbagliare niente o quasi, dovendo puntare su fasce qualitative di giocatori meno consacrati, spesso stranieri, dall’imprevedibile impatto con il calcio italiano.

Seguire le indicazioni di Zeman al mille per mille oppure cercare di mediare, magari di fare ancora meglio? Insomma, al di là dei soliti nomi che si fanno in questi giorni, se il boemo vuole il discreto centrocampista del Pescara Nielsen (...), questo va preso tout court oppure va acquistato un giocatore dalle stesse caratteristiche ma sicuramente più qualitativo, più forte in assoluto, ma che magari il tecnico conosce poco? Forse su questo sottile distinguo si gioca molto del futuro della squadra giallorossa. Giocatori buoni per il gioco di Zeman, ma giocatori buoni in assoluto. E che non costino quanto i top player internazionali. Ma che possano diventarlo. Difficile? E’ il coefficiente di difficoltà (alto) con il quale si sta già confrontando Sabatini. Budget o non budget, se riuscirà a far quadrare questo cerchio avrà vinto il suo campionato. Poi toccherà al tecnico e alla squadra.