(Corriere dello Sport – D.Rindone) - Si vede nel Barcellona e nella Roma:
rassegna stampa
Rossi: amo il gioco di Luis Enrique
(Corriere dello Sport – D.Rindone) – Si vede nel Barcellona e nella Roma:
«La definizione di calcio per me è quella che si specchia nel gioco del Barcellona e in quello di Luis Enrique, è la stessa che vuole applicare Prandelli. Palla a terra, fase di possesso lunga, tecnica, velocità, schemi rapidi, calcio offensivo, è il calcio vero, quello che mi piace davvero, un manifesto da prendere come riferimento. Anche perché io sono piccolino e con i palloni alti non mi trovo benissimo (risata, ndi) » . Pepito Rossi, il paisà emigrato in Spagna, si vedrebbe benissimo nel Barcellona e nella Roma, praticano un calcio a sua misura (senza battute sull’altezza...). Il Barca lo corteggiò in estate insieme alla Juve, ma Guardiola poi scelse Sanchez dell’Udinese e Conte si defilò. La Roma in passato ci ha fatto un pensiero: « La Roma è una grande squadra e Borini sta facendo benissimo, è bello vedere un giovane come lui che si fa strada. E’ al primo anno in serie A, gioca bene e segna, farà grandi cose, si sta impegnando molto e sta raccogliendo i risultati, non è facile ottenerli in una piazza importante come Roma. Farà bene anche in Nazionale».
L’ITALIA - Rossi è stato scelto come testimonial della Hyundai (partner di Euro 2012), ieri ha preso parte all’evento marketing promosso in Germania, a Francoforte, insieme ad altri campioni internazionali. Sta recuperando dall’infortunio al ginocchio che l’ha messo out ad ottobre, vuole rialzarsi in tempo per strappare una convocazione agli Europei. Il Barcellona e la Roma sono i suoi modelli, quel calcio che considera da manuale per ora può giocarlo nella nuova Italia: «Con Prandelli è cambiato tutto, è cambiata anche la mentalità. C’è più attenzione alla tecnica, fa giocare bene a calcio ed è un bene per l’Italia. Al mister chiedo di aspettarmi, spero lo faccia, ma le decisioni spettano a lui. Sto molto meglio, ho subito un infortunio grave, per certi incidenti servono almeno sei mesi di stop, io sono a quattro mesi e mezzo. Sto lavorando molto e all’Europeo voglio esserci». Rossi spera in un miracolo in stile Totti: «Sarebbe bello fare come Totti nel 2006. Recuperò, tornò in tempo e poi sappiamo come andò a finire quel Mondiale. Credo nel rientro, spero di tornare in campo entro un mese, al massimo entro fine aprile. Ho voglia di tornare a giocare nelle partite vere, il campo mi manca». […]
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