rassegna stampa

«Roma, vuoi Cassano?» Quella telefonata per sbloccare Kakà…

(Corriere dello Sport – E.Maida) Non fantamercato, semmai una suggestione che per qualche ora è stata credibile.

Redazione

(Corriere dello Sport - E.Maida)Non fantamercato, semmai una suggestione che per qualche ora è stata credibile. «Su Cassano si può parlare di un sondaggio di mercato, abbiamo ricevuto una telefonata di un intermediario. E’ stato offerto alla Roma, anche se non direttamente dal Milan». Parola di Walter Sabatini, che ha cortesemente rifiutato la proposta. In giornata si era diffusa addirittura l’indiscrezione di uno scambio alla pari con Borriello, per la felicità dei due giocatori e delle due società. Ma questa ipotesi non è praticabile, sia per problemi ambientali (Borriello non si è lasciato bene con i tifosi del Milan, Cassano ancora peggio con quelli della Roma, tanto da vendere la villa che aveva all’Axa) sia per i gusti degli allenatori.

Come nasce allora l’idea di Cassano alla Roma? Con la telefonata dell’«intermediario» svelata da Sabatini. La persona in questione non è il procuratore, Beppe Bozzo, ma un agente Fifa vicino a Galliani che sta curando la trattativa per portare Kakà al Milan.

Le due operazioni sono legate per un problema di ruoli e di monte stipendi: l’eventuale uscita di Cassano faciliterebbe il ritorno di Kakà, che sarebbe poi accompagnato a Milanello da un centravanti che sostituisca Ibrahimovic. Non Borriello però, che per adesso resta a libro paga della Roma con i suoi 5,4 milioni lordi a stagione (fino al 2015) più i bonus. Piuttosto Matri della Juve. Per Borriello, che si sta allenando a Trigoria come se fosse fuori rosa, possono aprirsi più avanti degli spiragli con la Fiorentina. Senza dimenticare il Genoa, che ha stabilito ottimi rapporti con Baldini e Sabatini grazie agli affari Destro e Tachtsidis. Ma con questi club la Roma dovrebbe collaborare per il pagamento dell’ingaggio. Sarebbe stato meglio il Milan, come interlocutore. E sarebbe meglio per il Milan dare Cassano alla Roma, piuttosto che alla Sampdoria, per la stessa ragione. Ma certe storie di mercato sono destinate ad arrivare solo fino a un certo punto: belle e incompiute.