rassegna stampa

Roma, un festival di gol

(Corriere dello Sport-L.Ferrajolo) Con la seconda manita di Luis Enrique in Italia, la Roma alimenta le pallide speranze di Champions. Pallide perchè non basta fare la manita al Novara,

Redazione

(Corriere dello Sport-L.Ferrajolo) Con la seconda manita di Luis Enrique in Italia, la Roma alimenta le pallide speranze di Champions. Pallide perchè non basta fare la manita al Novara,

ci vorrebbe almeno in questo finale una continuità che sinora è mancata. Non è nemmeno giusto pensare che sia stato uno scherzo liquidare l'ultima della classe. (...) E se la Roma stentava un po' a farne negli ultimi tempi, questa volta è stata un'esplosione gioiosa di talento e di lampi. Ne ha fatti cinque, ha colpito una traversa con Osvaldo, il migliore di tutti, e ne ha sbagliati di un soffio almeno altri cinque. Ma. Già, c'è un ma anche nel 5-2. Il Novara, almeno nel primo tempo, ha fatto sudare i romanisti. Intanto è andato subito in gol con una prodezza di un superbo Caracciolo, poi ha subito la rimonta, ma senza mai abbassare la testa e mettendo in evidente difficoltà sia Kjaer, e qui niente di nuovo, che De Rossi.Insomma la Roma è stata bella e straripante in avanti, di buon livello a centrocampo, ma in fase difensiva ha ballato troppo, non solo per i due gol subiti (il secondo, quello di Morimoto in netto fuorigioco) ma per le occasioni e gli spazi concessi al Novara. Sulla vittoria nemmeno discutere, poteva finire 10-5, per fortuna si sono fermate entrambe ad un 5-2 già abbastanza inedito per il calcio italiano. La Roma, dunque, è piaciuta davanti dove ha sfoggiato i suoi gioielli e dove anche Totti, dopo le nebbie di San Siro, è tornato a risplendere con assist, passaggi e intuizioni da campione. Osvaldo si è confermato un grimaldello potente, segnando un gol, timbrando una traversa e regalando due assist decisivi prima a Marquinho e poi a Lamela.

 

DE ROSSI A DISAGIO - I disagi difensivi della Roma non sono nuovi, ma in questo caso hanno spiegazioni diverse. Intanto, in assenza di tre centrali, accanto al solito Kjaer, si è arrangiato alla peggio De Rossi. De Rossi è un grande centrocampista, non uno stopper. Che fosse in un ruolo non suo si è capito subito, dopo 17 minuti, quando Caracciolo lo ha anticipato, incornando da campione e facendo schizzare il pallone sul palo interno. Da quel momento Caracciolo ha fatto neri sia De Rossi che Kjaer e la grande emergenza difensiva della Roma si è vista tutta. Aggravata dal fatto che, con De Rossi sulla linea di difesa, il centrocampo ha perso un grande incontrista, visto che Gago è bravo nelle geometrie ma non ha certo il peso e la fisicità del compagno. Il centrocampo romanista si è rivelato straripante nella fase offensiva, non a caso hanno segnato sia Marquinho che Simplicio, ma incapace di proteggere a dovere la difesa.

(...) La Roma ha spinto sugli out, ma soprattutto ha sorpreso la fitta difesa del Novara con gli inserimenti centrali dei centrocampisti. Il pari al 25’, proprio da Marquinho, che in mezzo all'area ha incornato un cross perfetto di Osvaldo da destra. Poi Osvaldo, su angolo di Totti, ha ribaltato il risultato e al 38’ ha colpito la traversa, sempre di testa, su lancio di Angel. Si è visto anche il Novara, Kjaer ha rischiato su Jeda con un fallo da rigore, ma per sua fortuna il guardalinee ha segnalato un fuorigioco molto dubbio.

LA PERLA DI BOJAN- Nella ripresa altra raffica di gol e occasioni. Caracciolo ha anticipato De Rossi, obbligando Stekelenburg ad una prodezza e Jeda dopo aver saltato sia Kjaer che De Rossi, ha tirato fuori. Più efficace la risposta della Roma. Al 10’ Simplicio, dopo aver regalato l'assist a Marquinho (gran tiro e gran risposta di Fontana), ha recuperato il pallone e con un mezzo cucchiaio ha firmato il 3-1. Ancora più bello il 4-1 di Bojan: lancio di Marquinho sull'out sinistro, Bojan ha saltato Paci, come una scheggia ha puntato verso la porta e sull'uscita di Fontana ha piazzato un diagonale millimetrico. Un gol di classe purissima. Al 33’ il Novara ha accorciato con Morimoto, liberato da Caracciolo ma in chiaro fuorigioco, non visto dal guardalinee Giachero. Si è scatenato nel finale Lamela, entrato al posto di Bojan. Al 35’ Lisuzzo gli ha negato il gol, respingendo sulla linea il suo tiro, ma al 47’, su assist di Osvaldo, con un contropiede perfetto, è entrato in area ed ha firmato il 5-2 con un colpo da biliardo secco e forte sul palo interno.