(Corriere dello Sport - A.Polverosi) L’Atalanta ha giocato, la Roma ha osservato. Prima sorpresa, poi squinternata, infine umiliata.
rassegna stampa
Roma travolta e umiliata
(Corriere dello Sport – A.Polverosi) L’Atalanta ha giocato, la Roma ha osservato. Prima sorpresa, poi squinternata, infine umiliata.
Sempre frastornata. Il disastro della squadra di Luis Enrique si è compiuto in ogni angolo del campo, in ogni frangente della gara e in ogni aspetto della sfida. Tutto il bene da una parte (con punte elevatissime come la tripletta di Denis), tutto il male dall’altra (con crolli spaventosi davanti a Stekelenburg), come era successo qualche tempo fa a Firenze, allora gli espulsi della Roma furono tre, stavolta si sono fermati a due (Osvaldo e Cassetti), ma con un disagio ancora più preoccupante, un’impotenza totale di fronte a un avversario che non l’ha mai fatta respirare. (...)
SENZA DE ROSSI - Non c’è mai stata partita. L’Atalanta è saltata al collo della Roma e ha cominciato a sballottarla da una parte all’altra fin dal primo minuto. Al 3', Marilungo aveva già colpito un palo, saltando con due guizzi prima il disorientato Rosi e poi il traballante Juan. L’assetto pensato dal tecnico spagnolo era pura utopia, un insulto all’equilibrio: tre attaccanti (Lamela, Borini e Osvaldo), più due trequartisti (Pjanic e Marquinho) in mezzo al campo. (...)ma chi avrebbe dovuto bloccare, arginare, frenare o anche solo rallentare il contropiede dell’Atalanta? Con De Rossi in tribuna, il suo ruolo era caduto sulle spalle (nell’occasione rotonde) di Gago che subiva gli assalti di Cigarini e Brighi (...) Se De Rossi è arrivato tardi alla riunione tecnica (motivo della tribuna), l’allenatore è arrivato tardi alla partita, giusto in tempo per rientrare negli spogliatoi. Ma ancor più dell’assurdo tattico ha pesato sulla disfatta della Roma un atteggiamento da squadra leggera come una piuma, di una superficialità imbarazzante. Una squadra non da partita vera, ma da allenamento, di quelli che non prevedono il tiro. Gol a parte, non ha mai concluso in porta.
DISASTRO IN DIFESA - Ogni volta che la squadra di Colantuono conquistava la palla trovava una prateria libera davanti a Marliungo e Denis. I due attaccanti si abbattevano sulla difesa della Roma a piena velocità (...) Rosi e Juan erano già andati in tilt in occasione del palo e 7' più tardi si sono superati quando Denis, con un esterno perfetto, ha lanciato Marilungo in contropiede: Rosi era perso chissà dove, Juan si è fatto saltare e Marilungo ha piazzato la palla sul secondo palo.
LA TRIPLETTA DI DENIS - Mancavano 80' alla fine, ma la Roma si era già arresa. Sulla sua difesa si stava per abbattere l’uragano di Denis e invece di aprire gli ombrelli Heinze e compagni si sono esposti placidamente a ogni intemperia. In contropiede è arrivato anche il 2-0: (...) sull’assist di Moralez è stato Heinze a farsi imbambolare e lasciare Denis libero di scattare e segnare con un bel diagonale. (...) La Roma ha pure segnato, ma il gol è stato casuale almeno quanto il suo gioco: un tiro sbagliato di Osvaldo si è trasformato in assist per Borini che ha controllato il pallone e l’ha fatto passare fra le gambe di Consigli.
ALTRO DISASTRO: DAMATO - Fino a quel momento l’arbitro pugliese si era limitato ad errori poco influenti. Il suo show è iniziato nel recupero del primo tempo quando ha graziato Rosi che da terra, dopo aver subìto un brutto fallo, ha scalciato Moralez: ammonito l’atalantino, nessun provvedimento per il romanista, se non quello di Luis Enrique che l’ha lasciato negli spogliatoi.(...) Al 3' ha incassato il 3-1 da Denis, dopo un’azione con cui l’Atalanta ha preso d’infilata la difesa romanista. Cinque minuti dopo, Damato ha espulso Osvaldo per una pedata a Cigarini. L’arbitro si era accorto solo del fallo dell’atalantino, uno dei suoi collaboratori gli ha segnalato anche il colpo del romanista: giallo per Cigarini, rosso per Osvaldo. Per lo stesso fallo. La partita si è chiusa al 21' con la tripletta di Denis proprio su rilancio di Cigarini. Poi Cassetti ha detto qualcosa al guardalinee Marzaloni e pure lui ha lasciato un campo dove in realtà solo un paio di romanisti si erano presentati.
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