«Avevamo scelto la via della collaborazione perché ci sembrava la più giusta, ma se per difenderci dobbiamo usare la clava lo faremo». Le parole di Baldissoni risuonano come una dichiarazione di guerra nel confronti del giudice sportivo, reo di aver squalificato l’allenatore della Roma, Rudi Garcia, solamente per le dichiarazioni di uno uomo, di uno steward, senza avere ulteriori prove del presunto “tentativo di schiaffeggiamento” da parte del tecnico francese.
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La Roma sente una brutta aria “Ora basta”
Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché la Roma lamenta una serie di decisioni controverse della giustizia sportiva ai propri danni.
Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché, come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, la Roma lamenta una serie di decisioni controverse della giustizia sportiva ai propri danni. La chiusura di diversi settori dello stadio, lo scorso anno, per la norma sulla discriminazione territoriale, la squalifica a Mattia Destro per tre giornate tramite la prova (anomala) televisiva, le parole di Preziosi su Mafia Capitale e, ovviamente, l’arbitraggio a Torino contro la Juventus. La Roma non si sente tutelata e da oggi userà la clava per difendersi dagli attacchi esterni che rischiano di destabilizzare l’ambiente in casa Trigoria.
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