rassegna stampa

Roma, pronto il reclamo

Incassata la sentenza del giudice sportivo Giampaolo Tosel, la Roma ha preannunciato un reclamo.

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Incassata la sentenza del giudice sportivo Giampaolo Tosel, la Roma ha preannunciato un reclamo. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, la società giallorossa non intende soprassedere ai cori razzisti, bensì vuole contestare alcuni difetti giuridici contenuti nel comunicato: nella sentenza, si legge che sarebbe partito un coro dal settore giallorosso che recitava <<rossoneri squadra di neri...>>; in realtà, una registrazione che scagionerebbe i supporters giallorossi, dimostra come il coro intonato sia <<rossoneri carabinieri...>>. Inoltre, la Roma obietterà che il regolamento prevede la chiusura delle curve nella seconda gara casalinga successiva alla sentenza. L'articolo 22 del codice di giustizia sportiva prevede, infatti: «Le sanzioni inerenti alla squalifica del campo sono eseguite con decorrenza dalla seconda giornata di gara successiva alla data di pubblicazione del comunicato ufficiale e, nel caso in cui debbano disputarsi gare infrasettimanali, dalla terza giornata, salvo diverse disposizioni dell’Organo della giustizia sportiva, per motivi di particolare rilievo». Altra contestazione, riguarda la capacità da parte del procuratore federale di stabilire che«i tifosi della società Roma posizionati nel settore ospiti... assistono normalmente alle partite casalinghe nel settore denominato Curva Sud» . A meno di non aver confrontato i nominativi corrispondenti ai biglietti nelle due situazioni, nel qual caso sarebbero prevedibili - e auspicabili - anche provvedimenti contro i singoli tifosi da parte dell’autorità giudiziaria. Ultimo punto contestato dai giallorossi, riguarda la fonte di cui si è servito il procuratore federale per formulare l’accusa. Secondo quanto appreso, sarebbe stata la digos ha segnalare tali cori e poi riferire alla questura: un'operazione irrituale che non segue l'iter prevista in tali situazioni. Qualunque sia l'esito del reclamo, di sicuro la Roma non seguirà l'esempio della Juventus di far entrare i bambini nel settore squalificato: i dirigenti giallorossi, infatti, sono dell'avviso che sia comunque giusto punire in qualche modo gli autori dei cori razzisti.