rassegna stampa

Roma, pronti più di 100 milioni!

(Corriere dello Sport-A.Ghiacci) La sconfitta in casa del Milan, l’undicesima in campionato, ha lasciato l’amaro in bocca alla Roma. A tutta la Roma. Ma, come accaduto nelle dieci precedenti occasioni, nessuno ha in mente di mollare.

Redazione

(Corriere dello Sport-A.Ghiacci) La sconfitta in casa del Milan, l’undicesima in campionato, ha lasciato l'amaro in bocca alla Roma. A tutta la Roma. Ma, come accaduto nelle dieci precedenti occasioni, nessuno ha in mente di mollare.

In società, soprattutto. Rispetto al passato, forse perché si è all'inizio di un percorso nuovo sotto tutti i punti di vista, c'è una maggiore capacità di metabolizzare i passi falsi. Che non significa e non dovrà mai significare rassegnazione ma la sensazione che emerge raccogliendo le impressioni che circolano a Trigoria è che ora, soprattutto perché alcune battute a vuoto erano state messe in conto per il primo anno, si sappia immediatamente cosa fare. A tutti i livelli: comunicativo verso l’esterno e comportamentale all’interno. Ecco perché la nuova proprietà americana non si ferma e va avanti con i programmi fissati. (...) Uno su tutti: l’aumento di capitale e le conseguenze di questo passo. Negli States sono al lavoro da tempo sulla ricapitalizzazione. La novità? La quota di investimento della cordata statunitense: non più solo 80 milioni di euro, che comunque resterà la quota per il primo passaggio, ma 100 e più milioni sarebbero pronti per il futuro giallorosso. Soldi che serviranno in primis per il risanamento di un bilancio che tra due mesi chiuderà con un passivo di circa 60 milioni.

 

POSSIBILITA’- Ma il rinnovato e maggiore impegno che hanno in mente Pallotta e soci - già allo studio e nel quale ci sarebbe anche la partecipazione del socio di minoranza Unicredit- potrebbe aprire nuovi scenari. Come per esempio l’uscita dalla Borsa della Roma. Il delisting sarebbe raggiunto proprio con l’aumento di capitale, per il quale è certa la partecipazione degli azionisti forti (cordata americana e Unicredit insieme detengono ora il 78% delle azioni giallorosse) cui potrebbero aggiungersi nuovi investitori, e non è per nulla certo l’impegno dei soci di minoranza, che a quel punto potrebbero vedere diluite le quote di proprietà. Se l’asse Usa-Unicredit superasse il 90% della proprietà delle azioni, l’uscita dalla Borsa sarebbe solo un passaggio naturale dell’operazione.

PROGRAMMA - L’aumento di capitale è solo uno dei capitoli a cui si dedicherà James Pallotta quando arriverà a Roma, tra due settimane, nei primi giorni della settimana che va da lunedì 9 a domenica 15 aprile. In arrivo c’è anche il primo rapporto della Cushman & Wakefield che sta procedendo con la compilazione della short list di possibili siti, con pro e contro, dove poter costruire il nuovo stadio di proprietà. L’aumento di capitale è in programma entro il 31 maggio. Al massimo un mese più tardi si avranno le idee chiare anche sulle aree per lo stadio. Nuovi investimenti, nuova linfa per la Roma. Che si potranno tramutare in forze fresche anche per la squadra in sede del prossimo calciomercato. (...)