(Corriere dello Sport - R.Maida)Niente emozioni, siamo cechi: «Adesso sto bene, spero di stare bene anche dopo la partita» . Tredici anni dopo un doloroso saluto alla Roma, Zdenek Zeman concede soltanto un timido sorriso al ritorno nel suo stadio, l’Olimpico, che lo aspetta con centomila occhi: «Sono tornato a casa, vorrei fare tante cose, vediamo se ci riusciamo tutti insieme» . Come urla la Curva Sud, con un coro ispirato alle grida di Pappalardo: ricominciamo. «Sì, ricominciamo da capo. Si parte da zero, cercheremo di giocarci il campionato alla pari delle altre. Io ci credo, devo crederci»
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«Roma pronta per vincere»
(Corriere dello Sport – R.Maida) Niente emozioni, siamo cechi: «Adesso sto bene, spero di stare bene anche dopo la partita» .
La parola scudetto non si dice, si pensa, nella vigilia delle buone intenzioni che conduce alla prima giornata. Anche perché nei test estivi - nove vittorie su nove - la Roma ha incontrato quasi esclusivamente avversari morbidi: «Non so dove possiamo arrivare, visto che non ho ancora visto la squadra nelle partite vere. Mancano ancora gli automatismi del gioco che voglio io e in questa settimana non ci siamo allenati a ritmo sostenuto per via del caldo. Le qualità ci sono e sono importanti, però dobbiamo applicarle. Non ho l’ossessione della vittorie. Per me è giusto vincere se si dimostra di essere migliori. Di sicuro cercheremo di far divertire i tifosi, che a Roma sono unici: ecco, riportare la gente allo stadio è il mio obiettivo» .
LA PRIMA - La strada è giusta: 35.000 persone domenica scorsa contro l’Aris, 50.000 attesi stasera. La gente ha risposto al richiamo, ora servono “solo” i risultati. La statistica non aiuta troppo a capire che partita sarà: nei due debutti con la Roma, nel 1997 e nel 1998, Zeman riuscì a vincere; ma in carriera, Zeman non ha mai battuto il Catania (un pareggio e una sconfitta). La sua speranza, ovviamente, è che sulla bilancia pesi di più il primo fattore, anche se alla Roma manca Destro squalificato: «E’ un’assenza che si sente, perché si tratta di un calciatore importante. Ma ci sono altri attaccanti» . Come Totti, che anche sulla fascia è un punto di riferimento: «Francesco è uno dei più grandi campioni della storia e ancora adesso è tra i più forti. Il numero di gol che segnerà dipenderà anche dal contributo della squadra. Ma con il suo lavoro sarà utile a Pjanic e Balzaretti»
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INQUIETUDINI - Zeman non chiarisce i dubbi di formazione. Soprattutto per quanto riguarda il portiere: «Ho due ottimi portieri, due nazionali. Sono contento sia di Stekelenburg che di Lobont. Ci sta qualsiasi soluzione. A Pescara ero partito con Pinsoglio, che non parava mai, e poi ho cambiato idea puntando su Anania» . Se fosse chiuso il mercato, potrebbe sbilanciarsi. Ma non è così: «Dobbiamo confrontarci con il regolamento, che non mi piace ma c’è. Stekelenburg è uno dei migliori portieri d’Europa ma si può giocare a calcio anche senza di lui. Da qui al 31 agosto può ancora succedere di tutto» . Anche che arrivi l’uruguayano Goicoechea: «L’ho segnalato anche lo scorso anno al Pescara, è un portiere interessante. Ma se lo compriamo, non significa che giocherà subito. Potrebbe essere un investimento per il futuro» . Nessuna indicazione anche sul ballottaggio Lamela-Lopez: «Hanno grande talento e sono sullo stesso piano, perché hanno capito poco tutti e due di quello che voglio» . Chissà che allora all’ultimo momento non scelga Bojan al fianco di Osvaldo e Totti. Difficile. Ma su Bojan, che la Roma sta cercando di cedere, Zeman alza un muro di stima: «E’ bravo e gioca per la squadra. In questo è facilitato dal fatto di venire dal Barcellona. Spero che superi definitivamente i problemi fisici, perché a me serve. Non ho mai pensato di perderlo. E lui non vuole andarsene» .
LA DIATRIBA - Immancabile il riferimento alla Juventus e alle accuse di Conte: «Io dormo tranquillo, alla Juve invece mi pare dormano poco. Sono successe cose brutte nel calcio. Conte parla male della giustizia sportiva. Una volta, dicendo certe cose, si veniva deferiti e squalificati... Ma in Italia c’è un problema: se si denuncia non si è credibili, se si sta zitti diventa omessa denuncia. Conte è difficile da valutare. Non ha mai detto cosa è successo nel suo spogliatoio» . Anche qui, si ricomincia.
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