In passato lo stesso Walter Sabatini aveva dovuto ammettere che la Roma "peccava di personalità" ed in questa stagione si è visto come la società sia intervenuta in modo massiccio per ovviare a questa mancanza fondamentale: come riporta l'edizione odierna del «Corriere dello Sport», il bel campionato della Roma passa anche per l'animo ed il carattere di alcuni interpreti chiave.
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Roma, non siamo angeli
In passato lo stesso Walter Sabatini aveva dovuto ammettere che la Roma “peccava di personalità” ed in questa stagione si è visto come la società sia intervenuta in modo massiccio per ovviare a questa mancanza fondamentale:
Totti, ovviamente, è simbolo e questo basta e avanza, così come per Daniele De Rossi, uno che di grinta in campo ne ha da vendere: alle due colonne storiche dello spogliatoio romanista si sono aggiunti calciatori del calibro di Maicon ("è diverso essere rimproverato da lui o da Piris" l'ammissione estiva del Ds) e di Morgan De Sanctis, portiere che urlerebbe anche nelle partite tra amici.
Con Strootman e Ljajic, la Roma ha anche un lato giovane che trasuda personalità, una componente importantissima se si vuole costruire una squadra vincente.
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