(Corriere dello Sport – R.Maida) Un incontro vivace, qualche scambio di vedute, le visioni diverse del rapporto professionale.
Tutto questo nelle ultime ore ha allontanato la Roma e Vincenzo Montella. Quando ormai dovevano essere definiti i dettagli del contratto, Baldini ha stoppato l’accordo. Se fino a martedì sembrava scontato l’ happy end , con Montella figliol prodigo che torna allenatore della Roma, adesso c’è un po’ di suspense a Trigoria. Montella rimane il favorito, anzi il candidato unico visto che i primi veri contatti per l’uomo alternativo sono appena stati allacciati, ma a questo punto non si può escludere una sorpresa. (…)
LA STORIA – La Roma era sicura di essere a posto fino a due giorni fa, anche se per motivi di opportunità nelle sue comunicazioni era stata (ed è ancora) molto cauta e garbata. Con Pulvirenti erano stati superati gli ostacoli – Montella sta chiudendo lo stesso la sua esperienza a Catania -, si aspettava l’ultima chiacchierata per ufficializzare la firma. Invece poi i dirigenti hanno constatato che l’allenatore scelto, il migliore per le esigenze della società, aveva pretese simili a tanti altri suoi colleghi. Non sarebbe venuto soltanto per motivi di cuore ma anche, legittimamente, per la carriera e per i soldi. E quindi ha chiesto due cose: 1) l’ingaggio di Luis Enrique, 1,5 milioni netti a stagione, da ottenere con bonus “facili” e non attraverso premi di rendimento condizionati dai risultati della squadra; 2) lo sbarco a Trigoria del suo staff al completo: il vice Russo, il preparatore Marra, il tattico Irrera più un quarto collaboratore da individuare.
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