rassegna stampa

Roma gode. Alla fine è in vetta

Grazie alla sconfitta della Juve, la Roma si ritrova in testa alla classifica a pari punti con i bianconeri. Destro conferma le sue doti da realizzatore.

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Il momento più importante della partita di ieri è arrivato alla fine, quando i giocatori della Roma stavano già salutando i tifosi, pochi istanti dopo aver chiuso la partita con il Cesena sul risultato di 2-0. Sui display dell’Olimpico è apparso il risultato di Marassi e lo stadio è esploso in un boato di gioia. La Roma, che non ha faticato ma non ha neppure brillato nel conquistare i tre punti, grazie alla sconfitta della Juve si ritrova in testa alla classifica a pari punti con la squadra di Allegri.

Destro ha avuto una nuova occasione per confermare le sue doti di realizzatore. Soprattutto è tornato Keita, la cui assenza si era fatta sentire da venti giorni a questa parte. Il Cesena, che aspetta ancora di conoscere il vero Carbonero, il giocatore più talentuoso prestato dalla Roma, ha scelto di non fare le barricate. Alla Roma è mancata quella voglia di divertirsi e far divertire che la anima da quando c’è Garcia in panchina, ma è partita subito forte, secondo la filosofia del suo allenatore. Keita invece ha ripreso subito saldamente il comando del centrocampo.La Roma non ha creato molte occasioni e ha faticato a mettere al sicuro il risultato. E’ mancata la spinta dei terzini, in particolare di Cole, la cui giocata più frequente è stata il retropassaggio al compagno più vicino. Sul piano del gioco un passo indietro rispetto alle prestazioni di inizio stagione.

Nella ripresa Garcia ha inserito Florenzi per dare più vivacità sulla fascia, al posto dell’imbronciato Iturbe, che il francese ha scosso con una vigorosa pacca sulla spalla quando ha lasciato il campo. Ma dopo due minuti il tecnico è stato costretto a fare un altro cambio. Astori è rimasto vittima di un infortunio muscolare, l’ultimo di una lunga serie che rischia di penalizzare pesantemente la Roma. La Roma ha ritrovato coraggio e ha continuato ad attaccare fino alla fine, quando ha festeggiato con i suoi tifosi la sconfitta della Juve e il ritorno in testa alla classifica.