(Corriere dello Sport - A. Ghiacci) E’ cambiato. No, è sempre lo stesso. Invece ora è più attento alla fase difensiva. Ma forse ci sarà sempre il rischio di vedere partite ribaltate anche con più di un gol di vantaggio. Se ne sono dette, su Zeman, da quando è stato annunciato il suo ritorno sulla panchina della Roma. Dette tante, ma di nuovo, in termini di numeri, c’è ben poco. Zeman uguale spettacolo, nel bene e nel male. Come e più di sempre, insomma. Tanto che il dato che stupisce più di ogni altro oggi è quello relativo alle reti segnate. Non la quantità, ma la costanza dei gol messi a segno: la Roma è l’unica squadra di serie A ad essere andata sempre a rete, in tutte le dodici partite giocate finora (una in meno, insieme al Cagliari, rispetto alle altre del massimo campionato). Il prezzo del biglietto è ripagato così, con lo spettacolo che è praticamente una garanzia. Ripetiamo: nel bene e nel male. Ma certo è che la fase offensiva che permette alle squadre di Zeman di essere sempre ai primi posti in termini di gol fatti non è cambiata di una virgola.
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Roma e Zeman garanzia di gol
(Corriere dello Sport – A. Ghiacci) E’ cambiato. No, è sempre lo stesso. Invece ora è più attento alla fase difensiva. Ma forse ci sarà sempre il rischio di vedere partite ribaltate anche con più di un gol di vantaggio.
STILE - Con il passaggio da Luis Enrique a Zeman, poi, il 4-3-3 della Roma è cambiato radicalmente. I giallorossi sono passati dalle linee orizzontali alla ricerca costante, quasi spasmodica, della verticalizzazione a tutti i costi. Ciò che è rimasto invariato, però, è che anche con le direttive del boemo Totti e compagni arrivano spesso e volentieri nei pressi della porta avversaria per poi finalizzare (o tentare di farlo) le azioni. Anche in questa prima parte di nuova stagione la Roma ha dimostrato di saper essere molto pericolosa negli ultimi sedici metri di campo, quelli che delimitano l’area avversaria. Infatti 23 gol sui 27 segnati (quelli sul campo, senza contare i 3 a tavolino di Cagliari) sono arrivati dall’interno dell’area di rigre dell’avversario di turno. Prima, con Luis Enrique, ci si arrivava con i dogmi del calcio alla catalana: fitta rete di passaggi orizzontali in attesa dell’imbucata finale. Ora, invece, ci si arriva (o si punta ad arrivarci) con il minor numero di passaggi, tutti rigorosamente in verticale.
MEDIA - La difesa è sempre poco protetta. E in tal senso emerge il dato che fa più male ai tifosi romanisti. Dello spettacolo che garantisce la tattica di Zeman, infatti, gode spesso e volentieri anche l’altra squadra. Finora ogni partita della Roma ha una media di più di 4 gol segnati, tra fatti e subiti. I giallorossi hanno visto 50 volte gonfiare una rete, la propria (23 reti subite) e quella degli avversari (27 reti fatte). Non poca roba, insomma. Anche considerando che Zeman ha giocato una partita in meno sul campo: l’Inter, seconda in questa classifica, è staccata a 41 gol in 13 partite. (...)
ASSIST - E se si punta sulla verticalizzazione costante non si può mai prescindere dal capitano Francesco Totti. Lo ha sottolineato Zeman dopo la partita vinta con il Torino lunedì scorso, lo confermano i numeri: Totti ha iniziato l’attuale stagione con 4 assist vincenti per i compagni. Oltre ai 4 gol segnati finora, il numero dieci giallorosso è leader in Europa per media di passaggi filtranti a partita: 2 riusciti ogni novanta minuti. (...)
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