Roma e Napoli in testa ventiquattro anni dopo. Come riporta il Corriere dello Sport, l'ultima volta in cui le due squadre si sono trovate in testa alla classifica insieme, c'erano ancora due punti in palio per ogni vittoria e in panchina sedavano Bigon e Radice. Dopo quasi un quarto di secolo, eccole di nuovo in vetta alla classifica, a quota nove. Squadre diverse, allenatori diversi. Il Napoli aveva in panchina Albertino Bigon, chiamato a sostituire Ottavio Bianchi; mentre la Roma fu affidata a Gigi Radice. Fece benissimo Bigon che vinse lo scudetto; fece molto bene Radice che arrivò sesto, si qualificò per la Coppa Uefa, rimanendo a contatto con il vertice della classifica sino alla perdita di un giocatore fondamentale, Lionello Manfredonia. Perché quello fu l’anno anche del terribile malore dell’ex laziale. Quello fu un campionato stranissimo. Si giocava più che in veri e propri stadi, in cantieri, visto che non erano terminati i lavori per l'imminente mondiale che sarebbe cominciato a fine campionato. E se il Napoli era riuscito a non lasciare il immerso nei calcinacci San Paolo, la Roma venne costretta a «emigrare» al vecchio Flaminio. Il Mondiale delle mille polemiche con l’Italia che perse la finale a Napoli proprio contro l’Argentina e l’Argentina che perse la Coppa a Roma contro la Germania, con Maradona che accusava la «mano negra» (la mafia), lanciava un insulto contro gli spettatori dell’Olimpico schierati con i tedeschi (scelta a dir poco originale) e che si abbandonava, al fischio finale, alle lacrime. Si giocava tutti alla stessa ora, di pomeriggio, la domenica. Il Napoli, era di scena a Cremona, la Roma si esibiva in casa col Cesena. I lombardi limitarono i danni pareggiando contro i ragazzi di Bigon, la Roma, invece, vinse: 1-0. Anche se poi il campionato si concluse in modo diverso, in quella domenica di fine settembre, la Roma gustò, per una settimana, il brivido della leadership pur condividendolo con il Napoli. Dopo quasi un quarto di secolo, il passato ritorna. E il «duello» promette di durare a lungo.
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Roma e Napoli: belle, brave, prime
Roma e Napoli in testa ventiquattro anni dopo.
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