rassegna stampa

Roma, c'è un buco in difesa

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – Tre, quattro, cinque difensori che rincorrono l’avversario di turno. Che però ormai ha troppo vantaggio e si invola indisturbato verso il portiere giallorosso.

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) -Tre, quattro, cinque difensori che rincorrono l’avversario di turno. Che però ormai ha troppo vantaggio e si invola indisturbato verso il portiere giallorosso.

E, spesso e volentieri, tutto ciò accade nella zona centrale del campo. Una scena che i tifosi della Roma quest’anno hanno dovuto vedere tante, troppe volte. E tutte le volte si è pensato potesse essere l’ultima. «Ora cambierà» si è sentito ripetere tra i tifosi, oppure «la squadra è solo all’inizio del nuovo percorso tattico, Luis Enrique troverà rimedio, è questione di tempo» . Fatto sta che domenica scorsa, dopo sette mesi di prove, in un derby importantissimo, in soli 6 minuti un errore di Heinze ha dato il via al “solito” tema, con la Lazio che ha potuto trovare campo libero e mandare Klose a prendere il rigore (...)

 

COSTANTE - La Roma ha preso così ben oltre la metà dei gol che ha subìto. Frutto, probabilmente, di un sistema di gioco che in Italia è poco attuabile, a meno che non sia solo e soltanto il Barcellona a metterlo in atto. Se c’è un errore individuale, un passaggio sbagliato o un appoggio fuori misura, a metà campo, a cinquanta metri dalla porta, non può ogni volta trasformarsi in un’occasione da gol per gli avversari. Invece è quello che puntualmente accade alla Roma di Luis Enrique. Dipende, chiaramente, anche dalla qualità e dalla tenuta degli uomini del reparto difensivo. Ma ciò che lascia perplessi i tifosi, a questo punto, è che in serie A, con un sistema del genere, sono poche le squadre non in grado di prendere le contromisure. In Spagna, Paese d’origine di Luis Enrique, figlio di quella scuola calcistica, più o meno tutte le squadre giocano così. (...).

LIMITI - Esterni che in pratica sono centrocampisti o ali, più che terzini. I centrali, grazie al ruolo che svolge De Rossi, giocano non solo alti, ma molto larghi. Con questo schieramento difensivo la Roma attua il possesso-palla nella metà campo avversaria. Il minimo errore del singolo può mandare in porta una squadra in grado di saper produrre una verticalizzazione elementare. A quel punto entra in scena il portiere, al quale infatti viene chiesto di giocare al limite dell’area: anche la scena di Stekelenburg incerto sul da farsi, se uscire o meno, i tifosi della Roma l’hanno vista più volte. (...)