rassegna stampa

Roma, bufera sulla maglia

(Corriere dello Sport – R.Maida) Il rapporto finisce male, con uno scontro a tanti zeri. Improvvisamente ma nemmeno troppo,

Redazione

(Corriere dello Sport - R.Maida) Il rapporto finisce male, con uno scontro a tanti zeri. Improvvisamente ma nemmeno troppo, la Roma cambia sponsor tecnico “licenziando” la Kappa, nonostante un contratto firmato fino al 2017 a 6 milioni all’anno. E’ stata una decisione del «Consiglio di amministrazione» , come scrive il duro comunicato di Trigoria. Ed è una scelta degli americani che intendono internazionalizzare su ogni fronte il marchio della società e aspettano offerte dai giganti del settore: l’ideale sarebbe la Nike, che è radicata sul territorio statunitense, che però ha avuto contatti molto timidi con la Roma. In questo momento la favorita è l’Adidas, che è tedesca ed è l’azienda di provenienza del direttore commerciale, Christoph Winterling. Con due alternative, una statunitense e un’altra cinese: la prima è la Warrior, che da quest’anno ha firmato le divise del Liverpool per la cifra record di 25 milioni di sterline a stagione (circa 31 milioni di euro) per sei anni. E’ più di quanto la Nike paghi per il Manchester United (23,3). La seconda è la Anta Sports, cinese, che ha tra i suoi testimonial uno dei campioni dei Boston Celtics di Pallotta: Kevin Garnett.

GUERRA - Ma in attesa di chiudere l’accordo con il nuovo finanziatore, che accompagni Disney e Volkswagen nella scalata al marketing mondiale, la rottura con Kappa avrà degli strascichi legali. La Roma ha «deliberato di risolvere il contratto di sponsorizzazione tecnica con effetto immediato in conseguenza dei gravi inadempimenti contrattuali posti in essere dalla Basic Italia (la società di riferimento di Kappa, ndi) , riservandosi di tutelare gli interessi di A.S. Roma presso le opportune sedi. Le squadre della A.S. Roma continueranno ad indossare il materiale tecnico con marchio Kappa sino al termine della corrente stagione sportiva» . In particolare, la Roma si appella a «gravi difetti riscontrati sul materiale tecnico e sulla linea di abbigliamento realizzati per la stagione sportiva 2012/13» .

Ci sarebbero state proteste dei calciatori, con Osvaldo tra i più contrariati. Ma la Roma lamenta anche ritardi e inefficienze nella distribuzione delle maglie e nell’organizzazione dell’evento di presentazione all’Ara Pacis. Diversa la versione di Kappa, che attraverso il presidente Marco Boglione chiarisce: «Da oltre un anno i vertici americani annunciano la volontà di sciogliere il contratto con noi. Le motivazioni riguardanti la qualità sono pretestuose e strumentali. Le smonteremo in giudizio. Dopo anni di leale e proficua collaborazione, da ora in poi il rapporto tra le società si sposterà in tribunale»