rassegna stampa

Roma a muso duro

L’evoluzione della rabbia. E’ stata un disturbo, un’emozione, un motore di riforma sociale. Adesso è una qualità. Per Rudi Garcia, la qualità supplementare di cui ha bisogno la sua Roma

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L’evoluzione della rabbia. E’ stata un disturbo, un’emozione, un motore di riforma sociale. Adesso è una qualità. Per Rudi Garcia, la qualità supplementare di cui ha bisogno la sua Roma

Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, è la Roma che non vuole dar retta a chi sostiene che sta lassù chi non ha fastidi di coppe europee da gestire. Pare che Rafa Benitez la pensi così e questo quasi quasi allenta l’amicizia con Garcia. Il quale replica: «Non basta. Non è così che si ottengono 31 punti su 33. Noi siamo davanti, loro fanno le coppe e stanno dietro nonostante la rosa costruita per lottare su entrambi i fronti. La classifica è questa e ce la teniamo.

Oppure sostituiamola con quella che ci sarebbe senza gli errori arbitrali» . E sia chiaro che l’ultima frase viene accompagnata da una risata, in maniera che sia camuffata da battuta indecente.

Garcia è in pista con gomme nuove, cambiate al pit-stop contro il Torino. La squadra anche. Se l’abbrivio emotivo tiene, il Sassuolo è atteso da un pomeriggio tempestoso. «Perché prima di tutto noi dobbiamo vincere. Se succede, allora non posso che augurarmi un pareggio tra Juventus e Napoli. E’ sempre meglio, in questi casi. Per la prima volta se vinciamo di sicuro guadagniamo punti su una delle inseguitrici o su tutt’e due» .

E’ rabbia sorridente la sua, una varietà particolarmente pericolosa. Per gli altri. La squadra accarezzava la propria rabbia da lato oscuro e Garcia ha dovuto lavorare per illuminarla. A guardare gli allenamenti c’è riuscito. Lui si innervosisce, e civilmente lo segnala, perché non riesce a tenere sigillati i buchi nel groviera attraverso i quali vengono spiate le sessioni tattiche, quelle coperte da segreto istruttorio. Nell’allenamento accessibile, ieri con tutti i numeri acrobatici e tecnici e i lanci lunghi e i tiri in porta, i giocatori si portano in campo la corretta allegria giovanile. Ma quando colpiscono il pallone scaricano energia. Portieri, pali e traverse, reti e recinzioni ne soffrono.