(Corriere dello Sport - L.Ferrajolo) - Ora che Montella è alle porte, la domanda diventa più stringente e inevitabile: se lo avesse preso al posto di Zeman, a questo punto la Roma dove sarebbe? E’ una domanda destinata a non avere risposta, non c’è controprova, ma del tutto legittima, se non altro perché la Roma in estate aveva scelto proprio Montella. [...]
rassegna stampa
Quella domanda che restarà comunque sospesa
(Corriere dello Sport – L.Ferrajolo) – Ora che Montella è alle porte, la domanda diventa più stringente e inevitabile: se lo avesse preso al posto di Zeman, a questo punto la Roma dove sarebbe?
Senza togliere nulla a Zeman, il percorso fatto sinora da Montella appare più lineare, più di buon senso, molto concreto. Anche lui ha trovato una squadra tutta nuova e da costruire, anche se meno giovane e inesperta di quella che ha nelle mani Zeman. Montella, però, in pochi mesi ha sistemato subito la gente giusta al posto giusto, ha trovato gli equilibri necessari, non ha sollevato casi De Rossi, ha costruito il gruppo, tenendo conto delle caratteristiche e delle virtù dei singoli. Oggi la Fiorentina è una squadra armoniosa, che gioca un bel calcio e che sventola una classifica di tutto riguardo.[...]
Nelle ultime partite Montella ha cambiato un po’ registro, meno possesso e qualche verticalizzazione in più, persino il contropiede. Una fruttuosa alternativa al solito copione. Lo può fare perché Pizarro ha fosforo e lancio lungo e sugli esterni sfrecciano Cuadrado e Pasqual, rapidi e veloci. La squadra, inoltre, sfrutta benissimo i calci piazzati: dei 27 gol segnati, ben nove sono nati su punizione o corner. La Roma è molto più complicata, l’idea di calcio di Zeman prevede verticalizzazioni continue, sobrietà nel palleggio, rapidità, incursioni sulle fasce e inserimenti continui dei centrocampisti. Ritmi sempre alti, grande generosità
Per ora solo a tratti si è intravista la Roma che Zeman insegue, le pause sono troppe e la squadra non è ancora affidabile. Non perché rigetti il calcio del suo allenatore, solo che non sempre riesce a giocarlo. I meccanismi non sono ancora automatici, appena il gruppo accusa un calo di attenzione, dimentica tutto e piomba nel buio. Col tempo questi black out dovrebbero sparire. Dovrebbero. In realtà non c’è solo un modo per vincere giocando bene e Montella lo sta dimostrando. La Roma, abbracciando Zeman, alla fine ha scelto la soluzione più complicata e più rischiosa: difficile, per esempio, arrivare allo scudetto segnando sempre un gol in più dell’avversario. Più facile riuscirvi subendone uno in meno. Lo dice la storia del nostro calcio, non solo la classifica attuale. [...]
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