rassegna stampa

Quel 22 di Kakà già occupato. Adesso Adem ricomincia da 8

Definito una testa di ponte verso la vittoria ai tempi del Partizan Belgrado, Adem Ljajic potrebbe essere la chiave giusta per la Roma in vista di un’eventuale accordo con la Nike, che dovrebbe certamente arricchire le finanze del club...

Redazione

Definito una testa di ponte verso la vittoria ai tempi del Partizan Belgrado, Adem Ljajic potrebbe essere la chiave giusta per la Roma in vista di un'eventuale accordo con la Nike, che dovrebbe certamente arricchire le finanze del club ma soprattutto la sua immagine internazionale. Come riportato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, Ljajic è  un testimonial della Nike; proprio come la sua fonte di ispirazione Kakà, dal quale ha mutuato anche il numero di maglia preferito. Come l'asso brasiliano, il talento serbo ha sempre vestito il numero 22, ma alla Roma, trovandolo occupato da Mattia Destro, si è dovuto accontentare dell’8. Come l'ex-Fiorentina, altri 11 giocatori fanno parte della scuderia Nike: Strootman, Dodò, Maicon, Burdisso, Gervinho, Destro, Jedvaj, Florenzi, Romagnoli, Bradley, Benatia. In realtà questo aspetto interessa ben poco ai tifosi della Roma, che a discapito del marketing vedono in Ljajic soprattutto l'uomo che deve far dimenticare Lamela, magari continuando a regalare magie come accaduto nel match casalingo contro il Verona. La paura di nuovi colpi di testa da parte del giocatore serbo c'è, ma proprio in merito a questo,  Pjanic, Jedvaj, Francesco Totti e Daniele De Rossi, hanno preso il calciatore sotto la propria ala protettiva. Con Totti, l’impatto è stato dei più morbidi. «Alla Fiorentina tiravo le punizioni. Qui potrei farlo solo quando non c’è Francesco. Quando le tira lui, magari mi piazzo a riprendere le ribattute» . Con De Rossi, dei più amichevoli. Daniele ha portato Adem in visita per la città e già che c’era anche in visita alla casa che Osvaldo ha occupato durante la sua permanenza a Roma. Il proprietario è De Rossi, il quale ha proposto a Ljajic di prendere il posto dell’italo-argentino come affittuario. A buon prezzo, naturalmente.