rassegna stampa

“E' stato solo un intervento di routine”

(Corriere dello Sport) «Solitamente dopo un paio di giorni di degenza si torna subito alla vita normale». Il dottor Emiliano Pica, cardiologo dell’ospedale San Carlo di Roma, esperto di emodinamica, spiega in cosa consiste la coronarografia,

Redazione

(Corriere dello Sport) «Solitamente dopo un paio di giorni di degenza si torna subito alla vita normale». Il dottor Emiliano Pica, cardiologo dell’ospedale San Carlo di Roma, esperto di emodinamica, spiega in cosa consiste la coronarografia,

esame cui si è sottoposto Zdenek Zeman giovedì scorso, e l’inserimento dello stent, piccolo intervento cui sempre il tecnico boemo è ricorso al Gemelli. «Non ci sono alcune limitazioni dopo una procedura del genere. Non si può fare sport? Macché. Anzi, l’attività sportiva è consigliata. Ho trattato casi in cui i pazienti sono tornati a sciare o a correre, nel giro di pochi giorni». Ma in sostanza cosa hanno fatto al nuovo allenatore della Roma? «La coronarografia è un’indagine diagnostica di tipo invasivo con la quale si visualizzano le arterie coronarie. Tramite una puntura sul braccio o nella zona inguinale si inserisce un catetere, generalmente della misura di un paio di millimetri, che arriva fino al cuore, per visualizzare le aorte. In questo modo il medico può vedere in diretta l’attività delle coronarie, individuando subito eventuali occlusioni». Ecco, a Zeman, durante la prova di sforzo, è stata trovata una lieve anomalia. Da lì si è deciso per la coronarografia che ha evidenziato l’occlusione, piccola. E a quel punto? «Si inserisce il cosiddetto stent, una retina metallica, generalmente di alluminio». In pratica si tratta dell’intervento che si fa nei casi di infarto, ma può essere anche preventivo. E quali sono le controindicazioni successive a tutto cio? In pratica: che cosa può o non può fare il paziente? «Come detto si torna subito alla vita normale, senza particolari limitazioni. Fermi ovviamente i consigli di uno stile di vita sana, con una dieta appropriata, un ritmo adeguato e un po’ di sano sport che non fa mai male». Nel caso specifico si parla di un uomo di 65 anni che da sempre è abituato a fumare molte sigarette: «Ecco, quello sarebbe meglio evitarlo. L’ideale sarebbe che un paziente che si è sottoposto a coronarografia e a inserimento di stent smetta di fumare. Questo ai pazienti lo si dice chiaramente. Chiaro che poi dipende dal paziente stesso». Dopo qualche tempo infine, serviranno ulteriori controlli. Le immagini della coronarografia restano chiaramente in archivio: «Nel giro di sei mesi si procede con un’ulteriore prova di sforzo. Da quella dipende sempre tutto, è da lì che possono venire fuori eventuali anomalie»