(Corriere dello Sport - S.Di Segni) Pianificano il futuro, per certi versi lo simulano, apportando accorgimenti e novità al presente: una sorta di training per lo stadio che verrà, l’Olimpico come palestra, il tifoso al centro. La Roma americana ha già mosso i suoi passi, il programma per il rilancio del marchio è avviato, i risultati di Zeman e dei suoi uomini in molti casi sono stati un colpo basso: ma il piano marketing non si è mai fermato, corre lungo una strada parallela.
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Prove generali verso il futuro
(Corriere dello Sport – S.Di Segni) Pianificano il futuro, per certi versi lo simulano, apportando accorgimenti e novità al presente: una sorta di training per lo stadio che verrà, l’Olimpico come palestra,
Non sono mosse provvisorie, quelle del club rappresenteranno un bagaglio. In principio fu il Village, la struttura allestita al Foro Italico in occasione delle partite, un’area studiata per i più piccoli, compresi quelli con il guscio da grandi: nell’impianto di proprietà le strutture probabilmente saranno permanenti e verranno sfruttate sette giorni su sette. Il club ha adottato una politica ad hoc verso le famiglie ed è particolarmente attento a questo segmento: i Distinti Nord, lato Tribuna Tevere, sono il settore dedicato, con le partite giocate alle 15 spesso si è registrato il tutto esaurito (circa cinquemila posti disponibili), più complicato è fare il pienone con le notturne.
CON IL TIFOSO - L’estate scorsa è stato messo in moto il centro servizi. (...) Lavora per assistere i tifosi, porta avanti la campagna abbonamenti - accanto al servizio ticketing on line - e ha un’equipe apposita che cura la vendita dei palchetti: nell’ambito dell’accordo con il Coni, c’è un servizio premium che comprende poltrone speciali e zone executive completamente rinnovate. L’obiettivo è quello di offrire al tifoso un’esperienza diversa dello stadio: quello che ora è possibile vedere all’Olimpico - tra nuovi palchi e ristorazione - sarà allargato e riproposto nello stadio del domani. E le migliorie non saranno destinate unicamente ai posti di lusso.
OPEN DAY - L’interazione con tra club e tifoso è uno dei punti cardine delle strategie, in questo senso l’Open Day può essere inteso come il primo grande evento organizzato dalla società: un abbraccio memorabile tra squadra e popolo giallorosso, diventerà una tradizione, perché sarà riproposto ogni anno per presentare la squadra prima della partenza per il ritiro. E’ un segnale di rottura con il passato anche la gestione delle nuove maglie: la presentazione (con effetti speciali), la produzione e la disponibilità nei negozi sono state (e saranno) anticipate rispetto ai vecchi canoni. Nel mentre la società non pone limiti alle frontiere: a Capodanno appuntamento in Florida, la Roma vuole prendere e portare i suoi tifosi in giro per il mondo. E prima o poi si attrezzerà con un serivizio su misura per i turisti a Roma.
LA STORIA - Anche la Hall of Fame avrà una vetrina tutta sua nello stadio del futuro: ma perché perdere solamente un giorno per onorare la storia della Roma? Così, in attesa della nuova collocazione, la società ha riportato all’Olimpico Giacomo Losi e suoi fratelli: la mattina del 7 ottobre scorso, a una settimana dalla sberla con la Juve per 4-1, oltre 40.000 tifosi hanno risposto presente. (...)
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