rassegna stampa

Prandelli: “Juve di ferro ma che bella questa Roma!”

«Juve-Roma non decide ancora niente per lo scudetto. Nemmeno in caso di vittoria juventina. Decide poco perché c’è ancora un girone intero da giocare.

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«Juve-Roma non decide ancora niente per lo scudetto. Nemmeno in caso di vittoria juventina. Decide poco perché c’è ancora un girone intero da giocare. Lo scudetto riguarda anche il Napoli, che può avere un vantaggio indiretto dalla partita di Torino. Il Napoli ha una squadra forte, con un grande attaccante come Higuain. Lo abbiamo visto anche all’ Olimpico, durante Italia-Argentina...La Juve domani è la favorita è la squadra più completa e quella più abituata alla vittoria» ha detto Cesare Prandelli al Corriere dello Sport.

«In estate avevo capito che intorno e dentro la Roma non c’era un’aria nuova, ma un’idea nuova. Garcia ha detto di aver rimesso la chiesa al centro del paese: con un leggero ritocco, dico invece che ha rimesso il pallone al centro della Roma. Da quando è arrivato lui, nella capitale si parla solo di calcio, di gioco, di rincorsa al primo posto. I risultati sono una conseguenza di questo lavoro».

«La forza di Garcia è la diversità. Per questo sono sempre stato curioso di quello che dice e di quello che pensa. Curioso e interessato al suo calcio. Dobbiamo essere sempre pronti a recepire ciò che arriva da un punto di vista diverso dal nostro, solo così si può migliorare. Garcia aveva allenato in Francia e, arrivando in Italia, avrà un bel po’ di tempo a disposizione prima di essere contaminato...».

«Poi c'è soprattutto il gioco. Il nuovo allenatore ha portato un’impronta chiara, ha fatto della Roma una squadra equilibrata ma dal gioco offensivo. L’identità tattica è nitida: un finto centravanti, due esterni che attaccano, due terzini usati spesso come attaccanti aggiunti, De Rossi che si abbassa davanti ai due difensori centrali e soprattutto un centrocampo di qualità».

«Non c’entra il presente e non c’entra il futuro. De Rossi una grande risorsa, per la Roma e per la Nazionale. Se hai un giocatore che, come De Rossi, sa interpretare ogni ruolo, che sa leggere tutto quello accade in campo, diventa tutto più facile. Poi saranno le situazioni, le partite, le necessità a decidere in quale posizione deve giocare. Ma averlo in squadra fa bene a tutti, allenatore compreso».

«Totti al Mondiale? L’ultima volta che abbiamo parlato di questa possibilità non gli abbiamo portato fortuna. Adesso dobbiamo lasciarlo in pace, che riprenda tranquillamente il suo campionato. Poi vedremo».