rassegna stampa

Prandelli: Daniele, prova a capire Zeman

(Corriere dello Sport) Il Natale con la sua bella famiglia allargata lo trascorrerà nella sua casa di Zanzibar.

Redazione

(Corriere dello Sport)Il Natale con la sua bella famiglia allargata lo trascorrerà nella sua casa di Zanzibar. E’ sereno, Cesare Prandelli, e giustamente non lo nasconde, spingendosi perfino oltre il mondiale 2014, il sogno brasiliano, dopo il quale « non è azzardato ipotizzare che io possa cambiare stile di vita », alludendo al ritorno in un club.

Dettagli e sorrisi, mentre attraversa la sua lunga giornata romana, iniziata in mattinata parlando con la stampa internazionale e conclusa nel primo pomeriggio con un brindisi con i media di casa, in via Allegri, dopo la sua conferenza di fine anno. Eppure, nonostante l’atmosfera festiva e gli applausi a Juve e a El Shaarawy, il ct azzurro è stato ecumenico il giusto. Soprattutto a proposito di tre casi dai riverberi nazionali: Balotelli, De Rossi e Cassano.

VANGELO - Partiamo da Super Mario. Nei giorni scorsi Mancini, tecnico del City, aveva usato espressioni critiche definitive nei confronti del suo attaccante. Prandelli si è iscritto al partito del Mancio. « Dipende solo da Mario. Nessuno meglio del suo allenatore, che lo ha voluto a Manchester, conosce bene la situazione. Chi meglio di lui può motivarlo e aiutarlo? Quello che dice Mancini è vangelo. Vero che con noi in Nazionale Balotelli si è sempre comportato bene (ci mancherebbe altro). Ma è evidente che c’è il rischio che si possa perdere. E’ questa la rabbia di un tecnico in situazioni simili: hai davanti un talento di 22 anni, dalle possibilità di carriera illimitate e invece vedi che può bruciarsi. E che giochi in Italia o all’esterno diventa irrilevante... ».

PRECLUSIONI - Logico che il discorso salti a De Rossi e alle conclamate frizioni con Zeman. Il ct, dopo aver esaltato Roma-Fiorentina come partita dell’anno, l’ha messa così: « Daniele non è sereno, ma deve capire cosa gli chiede il suo tecnico e metterlo in pratica, dimostrando il proprio valore con carattere, determinazione e continuità. Solo così potrà ribaltare la situazione. Anche quello di Zeman è vangelo, anche se io non so cosa gli chiede lui mentre con noi De Rossi ha più libertà ». C’è, non da poco, l’intreccio tra esclusione tecnica nella Roma e le possibilità di essere convocato in Nazionale, primo appuntamento amichevole il prossimo 6 febbraio ad Amsterdam contro l’Olanda. Prandelli ha tenuto la sua porta socchiusa: « Quella partita sarà figlia delle ultime precedenti. Poi varrà il discorso solito: chi ha continuità e condizione fisica viene prima ».

COME DI NATALE - Messa così, potrebbe sembrare un’apertura al recupero del quotato Cassano interista anche in questo nuovo biennio azzurro. Invece il ct ha alzato l’asticella per Fantantonio una volta per tutte: « Lui è stato determinante nel primo ciclo, carismatico nel portarci fino alla finale dell’Europeo. Se resterà a questi livelli fino alla vigilia del mondiale lo prenderò in considerazione, come è accaduto con Di Natale, nel maggio scorso. Però il mio nuovo progetto ha puntato su nuovi elementi che ci assicurino prospettiva. Come El Shaarawy». 

SU LA CRESTA - Non c’è dubbio che il personaggio emergente anche in Nazionale è il bomber rossonero, alternativo a Cassano. Prandelli ha ammesso di essere rimasto sorpreso dal giovane faraone: « Non sul piano tecnico. Quello che non è comune è l’assunzione di responsabilità di un ragazzo di 20 anni in un club blasonato come il Milan ». Non solo gol ma anche: « spessore morale ». Dal Milan potrebbe presto arrivare in azzurro in pianta stabile anche De Sciglio: « Ma un discorso complessivo sui giovani under lo faremo con il ct Mangia a fine stagione, stabilendo chi giocherà, a giugno, la finale dell’europeo di categoria in Israele e chi verrà in Brasile per la Confederations Cup». 

ITALIA-BRASILE A MARZO - Già il Brasile. Il 2013 si annuncia all’insegna di un confronto “continuo” tra azzurri e verde oro (che noi non battiamo dal 1982!), tornati sotto il controllo di Scolari. Il 22 giugno, a Salvador de Bahia, è già in programma la sfida che chiuderà il calendario del girone A della Confederations. Ma la Federazione sta per chiudere l’accordo con la Cbf per un’altra Italia-Brasile, amichevole del 22 marzo prossimo (prima della trasferta a Malta, il 26, per le qualificazioni mondiali), da giocare in Svizzera, a Zurigo.