(Corriere dello Sport - A.Polverosi) - Come continuità di rendimento, David Pizarro è stata finora il miglior regista del campionato. Anche Pirlo ha avuto una flessione.
rassegna stampa
Possesso e contropiede: la sfida sarà tutta lì
(Corriere dello Sport – A.Polverosi) – Come continuità di rendimento, David Pizarro è stata finora il miglior regista del campionato. Anche Pirlo ha avuto una flessione.
Pizarro mai. Ha giocato meno bene del solito solo a San Siro contro l'Inter, dove comunque è riuscito a piazzare l'assist per il gol di Romulo. E’ la quarta volta (e questa purtroppo è la più dolorosa e non per motivi calcistici) che il cileno salta una partita, Montella è sempre riuscito a sostituirlo con una buona idea, non con un giocatore altrettanto bravo. Pizarro non ha sostituti nella Fiorentina. E’ come Borja Valero, come Gonzalo Rodriguez prima del disastro con la Samp, è un giocatore che deve stare sempre in campo. La squadra gli si affida con naturalezza ed è questa la differenza fra un giocatore normale e un leader.La Roma godrà, eccome, per la sua assenza. Mancherà, almeno dall’inizio, anche Jovetic e pure in questo caso la squadra di Zeman avrà un punto a suo favore. (...)
Messa così è una partenza pesante per i viola che a Roma hanno un doppio obiettivo. Il primo: devono dimostrare che il pareggio (e il rendimento decisamente al di sotto del solito livello) contro la Samp è stato frutto di una serata incerta più che dell'atteggiamento della squadra di Ferrara. Il secondo: devono far vedere, proprio davanti alla Roma, una diretta rivale, che sono ancora in piena corsa per un posto in Champions League. E qui pesano le diverse pressioni e soprattutto il modo con cui sono gestite dalle due società più che dalle due squadre. La Fiorentina si è trovata tutto e subito, è andata (diciamo, sta andando) oltre ogni ambizione, ogni oltre attesa. Se arriva in Europa League, il suo campionato è straordinariamente positivo. La Roma no. (...)
E’ difficile immaginare una partita tattica perché prima del gioco si scontrano due modi diversi di disporsi sul campo e di sviluppare la manovra, due modi che però riconducono a una stessa mentalità. Attaccare. Con velocità, sul fronte della Roma. Con tecnica, su quello della Fiorentina. Zeman conosce una sola maniera di far esprimere le proprie squadre, o almeno si affida a una sola linea di gioco che lo differenzia da sempre dal resto dei suoi colleghi. Montella ha più sistemi, si adatta con maggiore facilità a chi gli sta davanti, difende a tre, ma anche a quattro quando gli avversari allargano il proprio fronte d'attacco. Punta al possesso palla, al palleggio, ma va pure dritto al cuore della difesa avversaria con tre o quattro passaggi. Possesso e/o contropiede, gli antipodi del calcio che si ricongiungono in una sola squadra. Roma-Fiorentina è soprattutto una bella espressione di giocatori tecnici, nelle due difese, nei settori di centrocampo, in attacco e sotto questo aspetto la Roma parte favorita. Da una parte c’è Totti, dall’altra (almeno dall’inizio) non c’è Jovetic.
© RIPRODUZIONE RISERVATA