rassegna stampa

Porte girevoli

(Corriere dello Sport-F.Pastore) E’ un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Tranne rare (o brevi) parentesi, nella Roma del dopo-Tancredi

Redazione

(Corriere dello Sport-F.Pastore)E’ un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Tranne rare (o brevi) parentesi, nella Roma del dopo-Tancredi il ruolo del portiere si è appesantito di responsabilità sempre maggiori. Errori e orrori hanno contraddistinto la storia degli estremi difensori degli ultimi due decenni. (...)

FRONTE DEL PORTIERE - Eppure la storia sembrava promettere bene. San Siro, dicembre 1987. Contro il Milan di Sacchi, la Roma si difende come può. Fin quando dalla curva rossonera piovono due petardi su Tancredi, che perde i sensi. Al suo posto entra un giovanissimo Peruzzi, promessa della Primavera non ancora maggiorenne. Il ragazzino non si fa intimorire e capitola solo su rigore di Virdis. (...)

Nel 1989 approda a Trigoria Cervone, che tra alterne fortune occuperà il ruolo per otto stagioni. Il portiere napoletano viene fermato da un infortunio, ma quando rientra mostra grande personalità. Probabilmente è il gol di Vavra nei supplementari di Roma-Slavia Praga a segnare il canto del cigno della sua carriera in giallorosso. Resta ancora un anno, pur non partendo titolare, poi dice addio.

(NUMERO) UNO SU MILLE CE LA FA - A cavallo tra le ere Viola e Sensi, sono tanti i portieri che si succedono alle spalle di Cervone. Nessuno riesce però a portargli via il posto. (...) Perfino Lorieri, il paratutto di Ascoli (tanto da conquistare la copertina del mitico album Panini), si smarrisce in giallorosso. Pur essendo sotto l’egida del suo mentore Mazzone. La speranza di trovare un degno erede di Franco Tancredi rinvigorisce con l’arrivo di Konsel, nel 1997, durante lo Zeman primo. L’austriaco ha alle spalle quindici anni di carriera quando mette piede a Trigoria. L’età non più verdissima suscita qualche perplessità, eppure Miki sfodera un’ottima stagione. Felino tra i pali, strepitoso nel gioco coi piedi tanto caro al boemo. Ma la maledizione della porta romanista continua e anche Konsel paga dazio. Infortunio ai Mondiali e stagione compromessa. Gli subentra Chimenti, le giuste doti per il gioco di Zeman, ma non per Capello.

PORT...IERI, OGGI E DOMANI - L’allenatore friulano chiede e ottiene Antonioli. L’inizio dell’avventura è incoraggiante, ma l’anno dello scudetto il punto debole sembra essere proprio tra i pali. Autore di qualche goffo intervento, l’ex milanista viene beccato dal pubblico dell’Olimpico al punto da far intervenire capitan Totti in sua difesa. I giallorossi sembrano allora sulle tracce di Buffon, anche se alla fine arriva Pelizzoli, che si è messo in luce con l’Atalanta. Un lungo record d’imbattibilità illude tutti, ma anche il bergamasco “si perde” presto. La nuova stellina del vivaio è Curci, che però dopo qualche incertezza induce Spalletti a puntare sul semisconosciuto Doni. (...) Ranieri non si fida più e dopo un brevissimo interregno di Artur si affida a Julio Sergio. Miracoloso all’inizio, controfigura o poco più nel prosieguo. Siamo ai giorni nostri. E’ il turno di Stekelenburg, Lobont e Goicoechea. Le incertezze proseguono, la speranza è che il tributo alla sorte sia esaurito.