(Corriere dello Sport - A.Ghiacci)Stavolta ha rispettato solo la seconda parte dell'esultanza: quella dedicata ai tifosi. Per il resto ha continuato la corsa e alla panchina non ha pensato. Miralem Pjanic ricomincia dal gol segnato contro il Torino. Le offese a Zeman, con tutto ciò che ne è scaturito, sono alle spalle. Anche se la faccia del bosniaco, dopo il secondo gol consecutivo, era quella di chi si è tolto un peso dallo stomaco: evidentemente l'essere stato utilizzato poco finora non gli è mai andato giù. «E' un gol imprtante, ma non si tratta di una rivincita. Sono contento per me, era un po' che non giocavo, so che posso fare meglio perché ho già fatto partite di qualità superiore ma alla fine mi sono battuto per la squadra e questo è l'importante» . La felicità di Pjanic è divisa tra il personale e l'interesse del gruppo: «Avevo tanta voglia, perché per me non era una situazione facile, ma ciò che conta sono i punti. E infatti mi fa piacere aver segnato per la squadra» . E in effetti il sospiro di sollievo che ha tirato l'Olimpico ha buoni motivi per esistere: la Roma è arrivata a quota venti, a sette punti dal terzo posto occupato dalla coppia Fiorentina-Napoli.
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Pjanic: “Dedicato a De Rossi e tifosi”
(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) Stavolta ha rispettato solo la seconda parte dell’esultanza: quella dedicata ai tifosi.
DEDICA - Pjnaic ha le idee chiare. Due gol in questo campionato. Dieci giorni fa nel derby e ieri sera contro il Torino ha alzato le braccia e indicato la curva Sud. Ieri ci è arrivato sotto, senza maglietta, gesto che gli è costato l'ammonizione: «Volevo festeggiare con i tifosi, mi fa piacere che sono sempre con me e con la squadra, sto bene qua e voglio vincere con questa maglia. Non siamo in un situazione molto bella e le prossime partite saranno importanti. Il gruppo è unito» . Poi, un'altra dedica speciale. Pjanic si dimostra uno degli uomini più esperti di questa Roma nel momento in cui pensa al compagno in difficoltà: «Dedico questo gol a Daniele (De Rossi, ndr) un nostro amico che ha preso un cartellino rosso ma che avrebbe voluto essere qui con noi per dimostrare che quanto accaduto nel derby è stato solo un incidente. Sì, lo dedico anche a lui» .
VITTORIA - Una vittoria che ha la sua importanza, quella ottenuta dalla Roma con il Torino. Sull'Olimpico, dopo il gol di Pjanic, l'aria è diventata molto più leggera. I giallorossi sono riusciti a trasformare i fischi iniziali in applausi. Pjanic prova a ripercorrere la partita: «Siamo stati bene sul campo, abbiamo difeso molto bene, questo è importante. Se difendiamo così, tutti insieme, penso che non prenderemo tanti gol. Ma è soprattutto una questione di concentazione, dobbiamo mettercelo in testa e poi il risultato arriva quasi da solo. Abbiamo giocato una buona gara, abbiamo subito poco e abbiamo avuto tante occasioni» . Ma cosa manca alla Roma di Zeman per fare il definitivo salto di qualità? «Non lo so, dovete chiedere al tecnico. Io sto bene, mi mancano solo un po' di minuti nelle gambe. La panchina? Non so chi è contento di fare panchina, è normale che mi dispiace. Poi quando gioco do sempre tutto» . Molto probabilmente ciò che manca ancora oggi alla Roma è la continuità di risultati: «I tre punti sono importanti per essere più vicini all'alta classifica. Ora andiamo a Pescara, dove non sarà facile perché dopo il cambio di allenatore vorranno una rivincita. Ma non ci possiamo fermare e dovremo cercare di vincere, non si discute. Dovremo prepararci bene e prendere la partita molto seriamente» . E a questo punto non sarà facile nenanche per Zeman tenere fuori uno come Pjanic. Il tecnico però ha detto la sua sulle polemiche dell'ultima settimana, quelle scaturite dalle frasi di Pjanic dopo il gol al derby: «Quella era stata una reazione sbagliata, come stavolta ha sbagliato a togliersi la maglia. Per la prima si è scusato, senza chiarire però con chi ce l'avesse. Polemiche? A Roma se ne vedranno sempre tante...»
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