rassegna stampa

Pjanic contro Nainggolan, e arbitra Rocchi…

Le Nazionali dei due centrocampisti si incontreranno stasera. Le loro dichiarazioni. Il Belga sul collega: "Per circoscriverlo bisogna riservargli una marcatura speciale", Pjanic scalda i tifosi: ""Ci serve la nostra gente".

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Un campionato italiano mutato e liofilizzato in una partita sola, una sorta di derby romanista del quale peraltro Rudi Garcia avrebbe fatto volentieri a meno. Radja Nainggolan nel Belgio, Miralem Pjanic a timonare una Bosnia in fase di naufragio nelle qualificazioni europee. Uno contro l’altro a correre, a sfiatarsi un pochino e magari anche a picchiarsi. Per carità, con rispetto.

E ad arbitrarli Luca Banti, nulla di particolarmente significativo. Non fosse che nel ruolo di addizionale di porta c’è Gianluca Rocchi, diventato famoso non più tardi di otto giorni fa per le originali tesi regolamentari messe in pratica durante Juventus-Roma. Ecco il campionato italiano con i suoi giocatori e le sue polemiche trasferirsi per breve tempo altrove e proporre confronti bizzarri.SPOT - Siamo solo all’inizio del torneo, però il Belgio e Nainggolan vanno, la Bosnia e Pjanic no. Così il romanista del Belgio si sente in dovere di tendere la mano al romanista della Bosnia, che senza dimenticare Rocchi può tranquillamente rimproverare anche se stesso per la sconfitta di Torino. Dice Nainggolan: "Pjanic è uno dei migliori centrocampisti d’Europa. Forse meno dotato di altri dal punto di vista fisico ma in possesso di qualità tecniche fantastiche e di un ottimo tiro da fuori. Datemi retta, per circoscriverlo bisogna riservargli una marcatura speciale".

Il calcio italiano è servito a Nainggolan come vaccino: "Il tifo a Zenica sarà infernale, probabilmente. Io però sono abituato a certe atmosfere". E come spot personale, soprattutto da quando il centrocampista vive a Roma: "Prima, a Cagliari, avevo minore visibilità. Forse in Nazionale avrei goduto di più fortuna se fossi rimasto a giocare in Belgio".

E’ stato Pjanic a chicdere ai suoi tifosi di scatenare l’inferno di cui parla Nainggolan. Nel senso di gran chiasso e gran calore, ovviamente: "Ci serve la nostra gente, ci serve non pensare al passato o al futuro. Concentriamoci su questa partita". Che sarà accesa quanto una serata importante del campionato italiano. Con o senza Rocchi.