Marco Evangelisti, sul Corriere dello Sport di oggi, parte da un ragionamento per assurdo: se a calcio bastassero i piedi buoni per giocare, parecchie cose sarebbero diverse. Qualsiasi saltimbanco che sapesse far apparire e scomparire un pallone all’angolo della strada mentre il semaforo è rosso sarebbe rapidamente ingaggiato da una squadra di Serie A. Contemporaneamente, diventerebbe assurdo non mettere sempre titolari Paredes e Sanabria, Sabato sera nell’intervallo di Sampdoria-Roma hanno dato uno spettacolo gratuito di palleggi, passaggi al volo e scambi coreografici. Stesso discorso per Uçan. E invece Rudi Garcia, in questa fase del campionato in cui ogni punto vale diamanti, preferisce dare credito ad altri, i soliti.
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Pjanic & Co. entrano in riserva
Permane l'emergenza a centrocampo a tre partite dalla sosta. Tra sfortuna e qualche esitazione nell'arrischiare i giovani, alla fine hanno giocato sempre gli stessi quattro.
CONTI - I quali, semplicemente, non ce la fanno più. Il dispendioso vorticare tattico imposto ai centrocampisti, come pure agli attaccanti, continua a essere sostenuto da Pjanic, De Rossi e Nainggolan. Il primo mai al top della forma in questa stagione, se si toglie il coniglio estratto dal cilindro in quel di Parma. Il secondo recupera da una lesione al polpaccio sinistro, recuperata in fretta e furia anche a causa dell'infortunio del collega Keita. Il terzo va avanti a correre come se non esistesse un domani, che però invece esiste. E preoccupa.
Facciamo i conti alle gambe e ai polmoni. Limitandoci al campionato, scopriamo che a Radja Nainggolan nulla è stato risparmiato, non una presenza: 709 minuti. A Pjanic è stato chiesto di meno, ma anche lui ha disputato tutte le partite, qualcuna di più qualcuna di meno: 529 minuti. Nonostante gli infortuni e le assenze, De Rossi è a 440 e Keita a 407. Paredes invece supera di poco i 35 minuti, mentre Florenzi non si sa come considerarlo nelle gerarchie del centrocampo, visto che ha fatto l'interno solo Sabato contro la Sampdoria. Alla fine non c’è traccia dell’alternanza promessa in estate: prima ancora che tornasse De Rossi si è bloccato Keita, Strootman è ancora in lungo corso di guarigione, Uçan e Paredes palleggiano negli intervalli.ARRUOLATO - Questa è una delle ragioni per cui poco o nulla d’inventivo fiorisce ormai nel centrocampo della Roma, gli inserimenti mancano e il filtro fa acqua. Se ne possono trovare altre: perdita di autostima, timore di scoprirsi.
Il recupero rapido di Keita sarebbe igienic, ma anche imprudente per un giocatore che va per i 35 anni. Il programma strategico prevedeva sin qui l’arruolamento in squadra il 5 novembre per il Bayern Monaco ma l'ipotesi di rivedere Keita in regia già a Napoli (Sabato) sembra un’ipotesi praticabile. Garcia comunque sta pensando finalmente di dare spazio ai suoi saltimbanchi. Nonostante siano giovani sanno anche giocare compiutamente al calcio e muoiono dalla voglia di dimostrarlo.
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