Entra Pjanic, e si riaccende la luce di una Roma spenta. Ecco le sue parole riportate dal Corriere dello Sport: «Sabato ho sentito un fastidio alla gamba, ma prima della partita stavo già meglio e mi sono messo a disposizione»
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Pjanic: “Ancora contro di noi”
Entra Pjanic, e si riaccende la luce di una Roma spenta. Ecco le sue parole riportate dal Corriere dello Sport: «Sabato ho sentito un fastidio alla gamba, ma prima della partita stavo già meglio e mi sono messo a disposizione»
La Roma non sa più vincere?
«Proviamo a vincere ma per un motivo o per l’altro da quattro partite non ci riusciamo. Magari anche per la bravura degli avversari, a volte. In campo comunque diamo sempre il massimo. Le altre stanno rimontando? Vediamo cosa succede domenica contro la Fiorentina. Sarà una grande partita, e magari la Fiorentina non verrà all’Olimpico solo per difendersi».
Lo scudetto? La corsa sembra molto più difficile adesso.
«Noi ci proveremo fino alla fine a restare in alto e a partecipare allo sprint per il titolo. Ma è normale che ora dobbiamo pensare partita per partita, con un occhio alla Juve, che sta facendo un campionato straordinario, ma anche alle altre».
Un approccio non troppo convinto al match .
«Siamo venuti a Bergamo per vincere, ma poi l’Atalanta è andata in vantaggio nel modo che avete visto. Nel finale abbiamo spinto molto meritando il pareggio e forse anche qualcosa in più».
Un primo tempo inguardabile.
«E’ mancata la semplicità e la rapidità nel gioco che abbiamo riacquistato nella ripresa. Dobbiamo ripartire dalle cose buone fatte nel secondo tempo».
Cosa successo con Colantuono
«Non lo so, io ero arrabbiato perchè stavamo perdendo e lui ha fatto alcune cose che non doveva fare secondo me (la finta sul pallone a lato, tanto per ritardare un po’ il gioco, ndi) . Ci siamo arrabbiati entrambi, niente di più. Abbiamo creduto fino alla fine alla vittoria, abbiamo pareggiato tardi e il risultato è giusto. Merito anche all'Atalanta, che ha fatto una bella partita».
Forse c’era un rigore per il mani di Canini.
«Sono cose su cui deve decidere l’arbitro, forse ancora una volta la decisione non è stata dalla nostra parte».
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