rassegna stampa

Piccola Roma. Calaiò su rigore infrange i sogni

(Corriere dello Sport – A.Barillà) – Ancora una promessa disattesa, ancora un’opportunità buttata via: la Roma brillante contro l’Inter, coraggiosa nello spezzone di Catania, si smarrisce in una prestazione pallidissima e...

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Barillà) - Ancora una promessa disattesa, ancora un'opportunità buttata via: la Roma brillante contro l'Inter, coraggiosa nello spezzone di Catania, si smarrisce in una prestazione pallidissima e resta prigioniera della sua discontinuità.

Rimane sesta in classifica e con il Napoli addosso, lontana dai sogni che ogni tanto accende, tradita da una serataccia collettiva che risparmia solo Lamela. (...)

SUPERSTITE - Sulla trequarti agisce l'ispirato Brienza, mentre Del Grosso, in posizione avanzata, completa la mediana: l'esterno sinistro, in realtà, ripiega sovente come Giorgi, modellando a tratti una difesa a cinque. Luis Enrique, dall'altra parte, ha un problema in regìa, sovrapponendosi la squalifica di De Rossi e l'infortunio di Gago: recupera il baby Viviani, non è la stessa cosa. (...)

AGGRESSIVITA' - Il Siena punta su aggressività e compattezza, armi già scelte per disinnescare Juve e Napoli. La squadra è raccolta, le punte rinculano spesso, densità e pressing intrappolano la Roma che concede contropiede insidiosissimi. Accade così che Stekelenburg se la veda bruttissima tre volte, risparmiato dalla precipitazione degli avanti bianconeri: Destro, lanciato da Del Grosso, brucia Juan ma sbaglia il pallonetto, poi, da posizione comoda, manda in cielo su traversone basso di Giorgi, e nel mezzo Brienza libera Calaiò che ciabatta fuori un diagonale facilissimo. Sannino sfoga la rabbia gettando via berretto di lana e giaccone. Le velleità giallorosse, nel primo tempo, si riducono a un paio di piazzati: la barriera mura una punizione banale di Totti, mentre Pegolo sventa in tuffo una parabola velenosa di Lamela. E' lo specchio di un possesso tanto marcato quanto inutile, fatto di trame cieche e di intuizioni sfortunate. Lamela, per la verità, ci prova - s'allarga e taglia, trasporta e smista palloni, coglie in diagonale l'esterno della rete -, però la sua intraprendenza è isolata: Borini, con cui scambia frequentemente la fascia, non regala un solo guizzo e Totti indovina giusto un paio di corridoi. Quanto a Viviani, è diligente però poco incisivo. (...)

PRESIDIO - Il Siena rafforza il presidio richiamando Calaiò e innestando Angelo, s'affida quindi alla freschezza di Parravicini che però, da solo, non può tenere alti i ritmi: la stanchezza affiora e le ripartenze si riducono, la semplice voglia di proteggere il vantaggio abbassa le linee, ma solo Borini - un po' più attivo nel finale - minaccia Pegolo con una botta al volo che il portiere intercetta: secondo tiro nello specchio, davvero poco. Esce anche Destro, sprecone ma generoso e combattivo, Brienza dovrebbe trasformarsi in punta ma ormai non esistono più ruoli: anche sul fronte giallorosso, con Kjaer che ormai fa l'attaccante (colpo di testa fuori) ed Heinze solitario nella propria metà campo. Cambia nulla, il Siena resiste. E all'ultimo istante sfiora il raddoppio in contropiede. Tre puntoni verso la salvezza, per la Roma è la decima sconfitta stagionale.