La Roma deve attuare una ristrutturazione del debito in vista di una stabilizzazione finanziaria. In pratica la Roma ha un indebitamento finanziario di 130,8 milioni. I creditori sono molteplici. Allora il presidente Pallotta ha deciso di costituire una newco, cioè una società nuova di zecca, nel quale far confluire i debiti. Chi si fa garante di questi debiti? Una banca che copre l’esposizione della società e ne diventa l’unico creditore. E’ il cosiddetto factoring, che già era in voga con la banca Unicredit, ai tempi in cui era partner e insieme finanziatrice.
rassegna stampa
Pallotta soldi in arrivo. Ecco il piano della Roma
La Roma deve attuare una ristrutturazione del debito in vista di una stabilizzazione finanziaria. In pratica la Roma ha un indebitamento finanziario di 130,8 milioni.
La Roma come garanzie per il finanziamento offre ricavi dei diritti televisivi internazionali e delle sponsorizzazioni non ancora incassati.
In questo modo la Roma potrà disporre di liquidi nell’immediato, senza aspettare di riscuotere le rate dei suoi crediti, e scadenzare nuovamente il debito nei confronti della banca creditrice.
La Roma attraverso quest’operazione non mira ad accrescere la propria potenzialità sul mercato dei calciatori ma intende facilitare il recupero dell’equilibrio economico, che sarebbe agevolato dalla disponibilità immediata di denaro fresco.
Il fair play finanziario, su cui l’Uefa ha messo la Roma sotto osservazione, non c'entra niente. L’operazione, che è perfettamente lecita. La commissione di controllo di Nyon valuterà il rapporto ricavi/costi del gruppo e quindi terrà conto sia del bilancio della Roma sia delle sue controllate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA