rassegna stampa

Pallotta-Garcia, patto d’acciaio

Stanno rimettendo ordine dappertutto. In campo, negli spogliatoi, nelle casse. Se lo stiano facendo nel modo giusto sarà l’esperienza a dirlo.

Redazione

Stanno rimettendo ordine dappertutto. In campo, negli spogliatoi, nelle casse. Se lo stiano facendo nel modo giusto sarà l’esperienza a dirlo.

Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, James Pallotta nelle sue visite a Roma e nelle videoconferenze e percorrendo le rassegne stampa per forza di cose sintetiche sul calcio italiano ha capito quanto fosse diffusa la sensazione che la sua presa sulla società fosse solida come zucchero filato. Lo avevano definito prestanome, peraltro, i contestatori al raduno della squadra. Così ha deciso di far capire chi comanda a Trigoria. Lui. Attraverso un pugno di rappresentanti ciascuno esperto di un particolare settore. Italo Zanzi, Mark Pannes, Mauro Baldissoni, Walter Sabatini.Ma soprattutto Rudi Garcia. Che ha questo dono: convince imediatamente chi lo incontra. Con gli sguardi più che con le parole, con il ritmo, per citare ancora Sabatini, più che con le azioni.

Garcia ha espresso al presidente le proprie condizioni: toglietemi tutto, Marquinhos, Lamela, Osvaldo se serve, ma non il mio Pjanic. Così Sabatini nel vasto raggio della sua libertà di manovra ha dovuto impegnarsi a non varcare quelle Colonne d’Ercole.