rassegna stampa

Pallotta attento il boom piace a tutti

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) La nuova Inter di Tohir pernsa a Walter Sabatini per rilanciarsi partendo dai giovani. I risultati di questo campionato incoronano il direttore sportivo della Roma come re del mercato: ha costruito...

Redazione

(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) La nuova Inter di Tohir pernsa a Walter Sabatini per rilanciarsi partendo dai giovani. I risultati di questo campionato incoronano il direttore sportivo della Roma come re del mercato: ha costruito una squadra da scudetto con un attivo di trenta miloni, ottenuto grazie alla cessione di due giovani talentuosi che aveva scoperto.

I risultati gli stanno dando ragione, mettendo a tacere le critiche ricevute durante la frenetica campagna acquisti. Sabatini ha avuto il merito di scegliere Garcia. Una decisione sofferta e ponderata, considerato che il francese è stato l'ultimo allenatore ad accasarsi in Serie A. Anche in questo caso Sabatini ha mostrato intuito e coraggio. Non sorprende che gli straordinari risultati ottenuti lo pongano all'attenzione di uno dei più grandi club europei. Le qualità di Sabatini sono sotto gli occhi di tutti ed anche Pallotta le ha intuite, quando ha deciso di fare a meno di Baldini ed affidare la gestione tecnica a Sabatini, che una volta recuperata la completa autonomia è riuscito a dare il meglio di sé. Ha cancellato in una sola estate i primi due anni fallimentari in giallorosso, costellati di operazioni sbagliate sul mercato e di percorsi tortuosi ed azzardate nella scelta degli allenatori. Oggi la Roma non deve privarsene dopo avergli costruito intorno le condizioni ideali per lavorare.

E Sabatini difficilmente ritroverebbe le stesse condizioni da altre parti. Il sogno dei tifosi giallorossi, più dello scudetto, è quello di aprire un ciclo fantastico. E nell'immaginario collettivo, il ruolo del direttore sportivo è fondamentale. La piazza romana è congeniale a Sabatini, anche dal punto di vista familiare. Le sue persone più care vivono a Roma. Il dirigente umbro è entrato prepotentemente nelle grazie di Pallotta e si è creato un feeling costruito anche sui valori umani. Sabatini, accusato al suo arrivo di aver mantenuto simpatie laziali, ha dimostrato invece, oltre ad essere un valido professionista, di essere animato anche da un grande spirito di appartenenza.