rassegna stampa

Osvaldo e Totti. Questa è la Roma!

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – A Lecce non si era praticamente mai visto. Quattro giorni dopo aver trascorso un pomeriggio del tutto anonimo, però, si è visto eccome.

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) -A Lecce non si era praticamente mai visto. Quattro giorni dopo aver trascorso un pomeriggio del tutto anonimo, però, si è visto eccome.

Visto e sentito, tanto. Se la Roma ha invertito la tendenza indicata alla vigilia da Luis Enrique, quella secondo la quale «nel momento in cui dobbiamo fare il passo per arrivare al livello delle squadre che sono davanti ci perdiamo» , il merito è anche e soprattutto di Pablo Daniel Osvaldo (...)

GIOIA - Novanta minuti in cui, oltre al gol e all’assist, sono arrivate giocate di fino, controlli precisi, contrasti vinti. Il ragazzo che ama il rock e al di là delle partite da giocare segue poco il calcio, non si è fatto mancare davvero nulla. Alla fine Osvaldo è chiaramente contento:«Sì, perché ci tenevamo tanto dopo la brutta figura di Lecce. Ogni partita ha una storia a sé. Lecce va dimenticata ma bisogna fare tesoro degli errori commessi. Abbiamo giocato una grande partita contro una squadra molto forte, abbiamo dato tutto, una partita completa» . L’attaccante giallorosso bada poco alle critiche dei tifosi. Anzi, per lui hanno un valore positivo: «I fischi non fano mai piacere, ma mi danno carica, secondo me ci hanno dato una spinta in più. Io mi sento bene, mi aiutano la squadra e l’allenatore dandomi fiducia. L’esultanza con Heinze? Mi carica tantissimo, gli devo molto» . L’analisi? «Noi non andiamo bene, mentre l’Udinese è super con un solo punto in più, a volte il calcio è strano davvero. Comunque se vinciamo e perdiamo lo facciamo tutti insieme. Siamo tutti sulla stessa barca e non ci sono colpevoli singoli» . Alla fine la festa con Totti sotto la curva Sud: «Sono molto contento per lui, abbiamo scherzato perché prima della partita gli avevo detto che lo avrei fatto segnare... Non sono egoista, se non la passo è perché non ho visto il compagno» (...)

ROMA - Sono i giorni del ritorno degli americani. Anche se non ha ancora programmato il suo viaggio James Pallotta, il socio forte della cordata statunitense. E non è detto che lo faccia a breve. Si muovono i membri del consiglio di amministrazione della Roma, perché ci sono da mettere a punto i prossimi step societari. Passi importanti, che vanno dall’aumento di capitale al piano per il nuovo stadio di proprietà. Oggi sbarca a Roma Mark Pannes, manager del fondo Raptor e uomo di fiducia di Pallotta. E’ lui, in questi mesi, che dagli States si sta occupando di tutto ciò che riguarda l’investimento-Roma, dalla promozione del marchio alle scelte per il futuro. L’idea della cordata americana, con il tempo, è quella di trovare un manager che prenda il posto di Pannes e si stabilisca definitivamente a Roma, per seguire in prima persona il club. Domani invece, è il giorno di Joe Tacopina. Infine, domenica, in tempo per il posticipo dell’Olimpico con la Fiorentina, arriverà il presidente Thomas DiBenedetto, che dovrebbe però fermarsi nella Capitale soltanto ventiquattro ore, per ripartire lunedì. Non è stata fissata la riunione del CdA. Qualora fosse fissata, Pallotta potrebbe partecipare in conference-call dall’America. (...)

CAMPO - Nel frattempo la Roma non si ferma e si prepara per tornare in campo già domenica, contro la Fiorentina. Passi avanti nel percorso del completo recupero per Borini e Greco. L’attaccante sarebbe stato già convocabile ieri sera, ma la febbre che lo ha debilitato per un paio di giorni ha consigliato allo staff medico giallorosso di non afrettare il rientro. Il centrocampista invece è già tornato al lavoro con il resto della squadra da qualche giorno. La sua assenza contro l’Udinese era in programma, con la Fiorentina sarà a disposizione. Qualche ulteriore giorno di lavoro differenziato invece, tra fisioterapia ed esecizi specifici, servirà per rivedere in gruppo Simplicio. (...)