Guardi i numeri del Sassuolo e, da qualsiasi punto di vista li analizzi ti chiedi come possa fare a impensierire la Roma. In trasferta ha segnato solo 3 volte su 6 anche se in totale di gol ne ha realizzati 6 fuori casa di cui 3 su rigore.
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Ora l’insidia è l’alta velocità
Guardi i numeri del Sassuolo e, da qualsiasi punto di vista li analizzi ti chiedi come possa fare a impensierire la Roma. In trasferta ha segnato solo 3 volte su 6 anche se in totale di gol ne ha realizzati 6 fuori casa di cui 3 su rigore.
Come riporta l'edizione odeinra del Corriere dello Sport, leggi qualche nome, soprattutto quelli davanti e ti accorgi che hanno caratteristiche simili ai due giocatori che sono riusciti a segnare contro la Roma, vale a dire Jonnathan Biabiany e Alessio Cerci. Cos’hanno in comune questi due giocatori? L’alta velocità, oltre ad un’ottima tecnica di base. E nel Sassuolo ci sono un paio di attaccanti, più Berardi che Zaza, che giocano proprio su questi due fondamentali del calciatore moderno.
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L’aggravante, se così si può dire, è che in campo domenica all’Olimpico non ci sarà la coppia centrale di titolari, vale a dire Benatia-Castan, bensì il brasiliano (che torna dopo la squalifica) e l’argentino, i due che hanno giocato spesso l’anno scorso con alterne fortune della retroguardia giallorossa. Nel senso che nella passata stagione Burdisso-Castan hanno sofferto proprio questo tipo di giocatori. Va anche detto che, soprattutto durante la gestione zemaniana, la difesa giallorossa veniva spesso e volentieri lasciata scoperta e al suo destino quando gli avversari potevano lanciarsi in contropiede avendo cinquanta metri di campo a disposizione.
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