(Corriere dello Sport - R.Maida) - «La nostra voce merita sfide europee» recitava lo striscione esposto lunedì in Curva Sud, prima di Roma-Genoa.
rassegna stampa
Ora la Roma vede l'Europa
(Corriere dello Sport – R.Maida) – «La nostra voce merita sfide europee» recitava lo striscione esposto lunedì in Curva Sud, prima di Roma-Genoa.
Da ieri sera l’Europa è un po’ più vicina. Perché il Napoli, eliminando il Siena ed entrando in finale di Coppa Italia, ha quasi sicuramente liberato una poltroncina per l’Europa League. Visto che l’altra finalista è la Juventus, che a meno di crolli giocherà la Champions, e visto che il Napoli è al momento quarto in classifica, e a meno di crolli rimarrà nelle prime posizioni, il sesto posto diventa con ogni probabilità valido per un pass Uefa. [...]
TERZO POSTO - Il risultato della semifinale di Coppa Italia, comunque, inciderà fino a un certo punto sull’atteggiamento di Luis Enrique e dei giocatori. Che ancora sperano di agganciare un posto in Champions League. Non è semplice, perché davanti alla Roma rimangono tre squadre (Lazio, Napoli, Udinese) e quattro punti da recuperare in classifica. Ma i dirigenti hanno chiesto alla squadra di provare fino all’ultimo secondo la rincorsa, giocandosi ogni energia su ogni campo, a cominciare dalla trasferta di sabato a San Siro contro il Milan. Se poi sfuggisse il traguardo più ambizioso, però, non sarebbe male entrare in Europa dalla porta di servizio. Per la proprietà americana la visibilità internazionale è un requisito fondamentale di sviluppo.
GLI INCASSI - Ma quanto vale l’Europa League? Non poco, dopo la riforma delle coppe decisa da Platini. Tra premi Uefa, diritti televisivi e ricavi del botteghino, si mettono a bilancio tra i 10 e i 15 milioni in caso di piazzamento tra le prime quattro. Lo scorso anno, ad esempio, il Villarreal ha raggiunto le semifinali e grazie al meccanismo dei diritti tv ha portato a casa 9 milioni, botteghino escluso. E anche il Porto, che ha vinto l’Europa League, ha superato gli 8 milioni, sempre senza contare i biglietti venduti. Il Porto ha avuto meno soldi del Villarreal perché i diritti televisivi sono centralizzati e poi redistribuiti a seconda del valore commerciale di ogni nazione: la Spagna, evidentemente, tira di più del Portogallo. Se il Villarreal avesse vinto il torneo, avrebbe incassato altri 3 milioni, sfiorando quota 15 con i biglietti venduti.[...]
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