rassegna stampa

Ora Garcia chiede garanzie

 Nella sua breve permanenza a Roma James Pallotta si è interessato tanto allo stadio e allo sviluppo di altre importanti partnership e così non ha potuto approfondire la questione dei rinnovi.

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 Nella sua breve permanenza a Roma James Pallotta si è interessato tanto allo stadio e allo sviluppo di altre importanti partnership e così non ha potuto approfondire la questione dei rinnovi. Ma, secondo quanto scrive oggi il Corriere dello Sport, il presidente della Roma ha stretto con Garcia un patto tra gentiluomini. Il rinnovo con tanto di adeguamento è già pronto.

Due anni ancora con opzione per il terzo. Se ne parlerà quando la Roma avrà la sicurezza del secondo posto. Pallotta vuole Garcia allenatore nel nuovo stadio e il francese ci sta pensando. Il suo contratto scade nel 2015 e già molte sirene hanno iniziato a intonare la melodia della seduzione. Più di un top club europeo ha messo Garcia nel mirino. Magari non per la prossima stagione, ma comunque per un futuro più o meno prossimo.

Dopo aver sbagliato due allenatori e due stagioni di seguito Pallotta non vuole e non può permettersi un Garcia in tentazione. Così tornerà a maggio (lo ha promesso ieri) con ogni probabilità per assistere a Roma-Juventus di venerdì 9 ma anche per chiudere la partita del rinnovo con il suo apprezzatissimo tecnico. E pensare che un anno fa i due neanche si conoscevano. Fu Sabatini a portare Garcia negli States. Il presidente e il futuro tecnico si annusarono davanti ad un buon bicchiere di rosso italiano. Pallotta si fidò di Sabatini ma anche del suo istinto. Quel francese dalla faccia vagamente alla Belmondo non gli dispiaceva. Si fece il segno della croce e diede il fatidico ok.

 Il tecnico ha chiesto alcune garanzie. La prima: una rosa competitiva non solo per il campionato italiano, ma anche per le competizioni europee. Dunque un mercato all’altezza per avere una squadra che non vada allo sbaraglio a prendere schiaffi in Europa. Garcia ha chiesto tre rinforzi di spessore: un difensore laterale, un attaccante di caratura europea per affiancare Destro e un centrocampista di qualità. E in allegato una cosa non da poco: la conferma di Miralem Pjanic, per il quale si era già battuto a luglio, preferendo sacrificare Lamela al posto del bosniaco, richiestissimo anche lui. In questo senso dovrà funzionare ancor più la sinergia con Sabatini che ha già dato ottimi risultati.

La seconda: Garcia vuole avere carta bianca su date e location del precampionato. Insomma, vuole decidere come, dove e quando la squadra si allenerà per preparare una stagione che si annuncia molto più intensa di questa. C’è da dire però che in ogni caso la lunga tournèe americana di luglio con il torneo tra le big d’Europa è una tappa obbligata con tanto di contratti sottoscritti, calendari già compilati e l’ok preventivo del tecnico giallorosso arrivato da tempo. Da decidere solo un’eventuale settimana di montagna (in Austria?) nella seconda settimana di agosto.

La terza, che in realtà è futuribile e che ha già una soluzione nel progetto del nuovo stadio, è la possibilità di lasciare l’impianto di Trigoria alle giovanili per trasferire altrove la prima squadra. Quell’altrove però (e Garcia non può che prenderne atto) si chiama nuovo stadio a Tor di Valle dove è prevista la realizzazione anche della struttura dedicata solo agli allenamenti della prima squadra.