(Corriere dello Sport-R.Maida) Stavolta lo stadio Olimpico non segue la Roma: sarà per la serata infrasettimanale, saranno i freschi giorni di aprile che invitano a restare sul divano,
rassegna stampa
Olimpico, i tifosi non ci credono più
(Corriere dello Sport-R.Maida) Stavolta lo stadio Olimpico non segue la Roma: sarà per la serata infrasettimanale, saranno i freschi giorni di aprile che invitano a restare sul divano,
ma è soprattutto colpa della pessima immagine che la squadra ha trasmesso perdendo a Lecce. Stasera, per uno spareggio d’Europa contro l’Udinese, saranno meno di trentamila gli spettatori. Fino a ieri erano stati venduti meno di 10.000 biglietti. (...) Sarebbe un supporto importante per la Roma nel momento cruciale del suo tribolato campionato.
IL PRECEDENTE - E se per Roma-Novara era stato toccato il record di affluenza del 2012, derby escluso, qui si rischia di stabilire il primato negativo. Mai, nelle nove partite giocate all’Olimpico nell’anno solare si è scesi sotto gli undicimila paganti. Nemmeno in occasione dell’ottavo di finale di Coppa Italia, a gennaio contro la Fiorentina: ci furono oltre 16.000 spettatori.
DELUSIONE O FREDDEZZA? - Provando a decriptare il segnale che arriva dal popolo, forse la pazienza si sta trasformando in indifferenza. I dirigenti e l’allenatore la chiamano maturità. Ma magari è solo rassegnazione in attesa di tempi migliori. I tifosi non protestano più. Sono passati da un suggestivo lenzuolo srotolato in curva Sud e circondato da decine di bandiere («Mai schiavi del risultato») a uno striscione di supplica («La nostra voce merita sfide europee») ma sono pronti ad assorbire altre settimane di una Roma insoddisfacente aspettando la resa dei conti della prossima stagione. «Non ho mai visto un tifo fedele come il nostro» ha detto ieri Luis Enrique, ammettendo che la squadra non è quasi mai riuscita ad accontentarlo. Ma oggi intorno a sé vedrà più seggiolini vuoti che pieni. Ed è una cosa rara per le abitudini dei romanisti. Servirà una grande risposta dei giocatori, contro l’Udinese e non solo, per non rendere cronico lo scollamento.
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