rassegna stampa

Occasione per Bompard, l’uomo dei “dolcetti”

Garcia e Bompard si scambiano i posti, il secondo in panchina, il primo in tribuna a osservare la partita dall’alto, là dove il campo diventa una mappa e la pratica del sudore e della corsa si trasforma nella teoria delle posizioni e delle...

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Bompard avrà forse modo di dimostrarsi eccellente anche come allenatore e basta nelle prossime due partite della Roma, a cavallo del suo 52º compleanno. Va in panchina al posto di Rudi Garcia con Milan e Udinese, se nessuno ascolta il ricorso sulla squalifica del tecnico titolare. Non che ne senta particolarmente il bisogno. Giocava in porta, come preparatore dei portieri ha ricominciato quando si è reso conto che i vagoni di prima classe erano andati.

Garcia e Bompard si scambiano i posti, il secondo in panchina, il primo in tribuna a osservare la partita dall’alto, là dove il campo diventa una mappa e la pratica del sudore e della corsa si trasforma nella teoria delle posizioni e delle soluzioni tattiche.

Bompard è uno che magari non ha ancora imparato a memoria tutti i nomi e le caratteristiche dei giocatori che la Roma incontra ogni maledetta giornata di campionato, e infatti domenica scorsa a Genova chiedeva informazioni sugli avversari ai giornalisti. Però vede il calcio, dal basso e dall’alto, e sa spiegarlo anche a Garcia. Al quale spetta poi il compito di tradurlo in uomini e movimenti e quando occorre in discorsi. Quando Florenzi in un’intervista intorno al suo hobby della recitazione raccontò che gli sarebbe piaciuto interpretare il ruolo di Peter Pan. Il giorno dopo Bompard l’accolse con un sorriso di ghiaccio e tre parole. «Peter Pan, eh?». Del talento artistico di Florenzi non si udì più parlare.