rassegna stampa

Nuova Roma, ecco le chiavi

Per cominciare a capire come sarà la Roma di Rudi Garcia, forse la partita di Livorno non è da considerarsi un test veritiero vista l’impietosità di tutte le statistiche a favore dei giallorossi per questo, secondo il Corriere dello...

Redazione

Per cominciare a capire come sarà la Roma di Rudi Garcia, forse la partita di Livorno non è da considerarsi un test veritiero vista l'impietosità di tutte le statistiche a favore dei giallorossi per questo, secondo il Corriere dello Sport, le uniche valutazioni possibili sono quelle relative a Maicon, alla coppia di centrali e a Daniele De Rossi.

Quando arrivò all'Inter, nel 2006, Maicon era il terzino più forte del mondo insieme a Daniel Alves e Sergio Ramos, tanto che uno degli schemi preferiti di Mourinho era la sua semplice scorribanda sulla fascia per aprire le difese avversarie.  Dopo un paio di pessime annate, c'erano dubbi sulla tenuta e sulla condizione del calciatore. A Livorno, il terzino brasiliano ha giocato con la stessa forza e la stessa personalità dei migliori tempi interisti. Ha giocato come se fosse sempre stato il terzino della Roma. Datemi palla, ci penso io. Maicon ha concluso la sua prima bella partita nella Roma controllando una palla di coscia, alzandola col destro quel tanto necessario per far partire una sventola sempre di destro su cui Bardi ha fatto una paratona.

Al centro la Roma, orfana di Marquinhos, ha scoperto una nuova coppia centrale composta da Benatia e Castan. Nulla da dire, la Roma subisce un solo tiro su punizione da 40 metri. Un solo appunto, non compongono una coppia velocissima e reattiva. Sono un duo solido ma non scattante e per questo Garcia gli ha fornito la protezione di De Rossi.

E proprio per il centrocampista giallorosso, stavolta la posizione di è stata fissa, o quasi, davanti alla difesa, con Bradley e Pjanic una ventina di metri più avanti di lui. I tre di centrocampo si sono scambiati un paio di volte, ma De Rossi ha tenuto la posizione di centrale per almeno 80 minuti. Del resto anche Luis Enrique, che, come ha fatto Garcia a Livorno, sganciava contemporaneamente i due esterni, teneva De Rossi davanti alla coppia centrale della difesa e se quello sarà il suo ruolo ideale lo diranno solo le prossime gare.