rassegna stampa

Non cambiano i nomi, ma allenamenti e ritiri sì

(Corriere dello Sport) Cosa può cambiare a Trigoria con l’arrivo di Zeman? Poco o niente, almeno in termini di uomini. Il tecnico boemo chiederà di portare con sé soltanto due collaboratori:

Redazione

(Corriere dello Sport) Cosa può cambiare a Trigoria con l’arrivo di Zeman? Poco o niente, almeno in termini di uomini. Il tecnico boemo chiederà di portare con sé soltanto due collaboratori:

i fidati Vincenzo Cangelosi, suo storico secondo, e Roberto Ferola, altrettanto storico aiutante-preparatore conosciuto alla Lazio nel 1994. I metodi di lavoro sono più o meno gli stessi di sempre: si basano soprattutto sulla forza e sull’intensità degli allenamenti. Da Pescara però, più di qualcuno segnala che Zeman sia cambiato nelle regole di gestione del gruppo: minore rigidità, forse il passo decisivo per diventare un grande allenatore a tutti gli effetti. Per il resto lo staff sarà composto dagli attuali tecnici che sono a Trigoria. Forse sarà rivista qualche posizione, ma non cambieranno i nomi: Aurelio Andreazzoli e Luca Franceschi, giallorossi dai tempi di Spalletti, continueranno nel loro lavoro. Così come i preparatori dei portieri, Franco Tancredi e Guido Nanni.

 

RITMI - (...) Finisce l’epoca delle regole, poche e valide per tutti, di Luis Enrique. Lo spagnolo lasciava grande libertà ai giocatori: una sola seduta di allenamento al giorno, ritiri aboliti, trasferte della durata di un giorno. Con Zeman, quasi sicuramente, non sarà così.

RAPPORTI - «Lui è il calcio» ha detto pochi giorni fa Totti, parlando di Zeman. «Gli voglio bene» la risposta. Un rapporto che dura da 15 anni e che lega i due a doppio filo, tra stima e affetto. Il capitano e l’allenatore sono pronti e contenti di ritrovarsi. Su questo legame, inutile girarci intorno, si baserà tanto del futuro della Roma. Totti con Zeman è diventato campione. Dopo Mazzone, è il tecnico al quale il numero dieci giallorosso è più legato.