Gervinho è un giocatore molto tecnico, calciatore ivoriano che ha tutte le caratteristiche del classico
rassegna stampa
Nome e classe da brasiliano
Gervinho è un giocatore molto tecnico, calciatore ivoriano che ha tutte le caratteristiche del classico
esterno brasiliano. Lo sottolinea il quotidiano corrieredellosport. Quando teneva la palla alzata per sorvolare i dossi del campo in terra, come fanno i ragazzini brasiliani sulle dune delle spiagge, i suoi amici gli dicevano: ma chi credi di essere, Gervinho? Ha scoperto quanto un nome nuovo e una tecnica nuova potessero venirgli utili allorché lo ha visto e preso l'Accademia di Abidjan, fonte di conoscenza per tutti i giovani calciatori della Costa d'Avorio. D'altronde il sobborgo dov'è nato, Anyama, ha una squadra che si chiama Rio. Il Brasile lì non è solo terra del destino, deportazione e altri dei. E' anche e soprattutto visione calcistica del mondo. Quando gli hanno dato una divisa vera e scarpette vere e un campo liscio non ha più tentato di tenere la palla in aria. Ha scoperto che era molto più semplice lasciarla rotolare. E inseguirla. Ha provato a farlo in Costa d'Avorio ed è diventato capitano della Nazionale Under 21. Ha provato a farlo in Belgio, perché lui è uno di quelli che da giovane non ha resistito al richiamo del calcio europeo, e ha funzionato. Poi anche in Francia.
Gervinho in Francia con Garcia ha lasciato il segno un paio d'anni fa, ora lo stesso tecnico lo ha rivoluto. In Inghilterra non si farà ricordare per grandi stagioni. Diciamo così: uno che ha segnato 83 gol e ha servito 64 assist in 321 partite non è scarso. Sono belle cifre soprattutto per un attaccante laterale. A Lilla Gervinho ha segnato 15 volte in 35 partite e ha fornito 11 assist. Questo perché Garcia gli chiedeva frenesia e spostamento. In Inghilterra gli chiedevano disciplina e mantenimento della posizione. Gervinho ha perso prima l'equilibrio, poi la serenità e infine la salute. Fisica, gli si è piegata una caviglia.
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